La Nintendo è il marchio di elettronica che non ti aspetti di vedere in barca mentre stai pescando. Una volta, parliamo degli anni ’90, però, tra Super Mario e i Pokemon saltò fuori anche qualcosa come il Pocket Sonar, il fishfinder per il Game Boy Pocket. Prodotto dalla Bandai, era noto solo in Giappone, in quanto unico mercato in cui è stato venduto. Un dispositivo che permetteva di usare il classico Game Boy Pocket come ecoscandaglio (fino a 20 metri).
Fishfinder per il Game Boy Pocket
Come funzionava? Semplice, il Pocket Sonar emetteva onde sonore che rimbalzavano sugli oggetti sott’acqua, restituendo informazioni sulla loro posizione e profondità. Tutto ciò veniva visualizzato sullo schermo del Game Boy, permettendo ai giocatori di “vedere” cosa si nascondeva sotto la superficie.
Oggi immaginate che online si può trovare il kit (su Ebay) a oltre € 950. Questo fa riferimento a un prodotto aperto, mai usato, che ha più di 25 anni. Insomma, una chicca per gli amanti del vintage e di sicuro non qualcosa da usare “realmente” anche perché a quella cifra si trovano ben altri strumenti elettronici di ultima generazione per la pesca. L’altro inghippo è questo prodotto, essendo stato progettato per il Giappone e basta, usa la lingua dei contenuti e dei manuali quasi esclusivamente in giapponese.
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