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“L’interesse per Perini Navi è quasi una conseguenza logica del mio percorso. Quando ho letto del fallimento sono rimasto molto dispiaciuto. A quel punto mi son detto che dovevamo assolutamente entrare in gioco”. Siamo a metà febbraio 2021 e così Giovanni Costantino, fondatore e CEO di The Italian Sea Group, in un’intervista a Top Yacht Design, si esprimeva sulla possibile acquisizione del cantiere fondato nel 1983 da Fabio Perini. Dieci mesi dopo Giovanni Costantino, tramite la controllata New Sail srl, con un’offerta di 80 milioni si è aggiudicato Perini Navi all’asta fallimentare indetta dal Tribunale di Lucca. (leggi qui l’articolo)
Chi è Giovanni Costantino
Costantino ha rilevato i cantieri di Viareggio e La Spezia, un immobile a Pisa, Perini Navi USA Inc., uno yacht in costruzione (è per Larry Ellison che già possiede un Perini Navi di 56 metri, ndr), mantenendo tutte le maestranze ed entrando così in possesso del marchio delle navi a vela che ha fatto la storia dello yachting.
Giovanni Costantino “il decisionista”
Un’acquisizione all’insegna della decisione e di una dinamica creatività imprenditoriale, tratti che distinguono tutta la storia personale e professionale di Giovanni Costantino, classe 1963. A 19 anni, e con in tasca un diploma di geometra, Costantino dà il via nella sua Taranto a un’azienda di ristrutturazioni di appartamenti e negozi. Passa poi ai mobili su misura. La sua Cs Arredi cresce e gli arredi che produce hanno sempre più successo.
Apre prima un ufficio e poi un negozio a Parigi dove è tra i fornitori della Bibliotèque Nationale de France. Il successo attira l’attenzione di Pasquale Natuzzi, l’uomo che nel 1959 aveva dato il via a un’azienda di mobili poi diventata il Gruppo Natuzzi, colosso che nei primi anni ‘90 fatturava 2 miliardi di lire. Natuzzi lo vuole. Costantino accetta e prende una nuova strada. Nel 1997 cede la sua azienda ed entra nel Gruppo Natuzzi.
Dopo solo un anno è responsabile della Direzione R&S e dopo altri due è direttore generale e AD della Business Unit Furniture. Gestione commerciale, R&S, sviluppo del design, organizzazione degli oltre 100 negozi che commercializzano Natuzzi, Giovanni Costantino centra e supera tutti gli obiettivi fino al 2008 quando il desiderio di tornare a fare l’imprenditore diventa più forte e lascia Natuzzi.
Il settore che sceglie è lo yachting dove vuole trasferire tutte le sue competenze manageriali e nel mondo del design. “Siamo stati in grado di pensare e creare il bello anche in termini di qualità” disse a Top Yacht Design riferendosi al suo passato nel settore dei mobili. “Ho così voluto interpretare questa capacità italiana nello yachting”.
L’ingresso nella nautica con Tecnomar
E anche qui, in un settore particolare come la cantieristica nautica, il suo ingresso è all’insegna della decisione e del dinamismo. Nel 2009 acquista Tecnomar, cantiere nato nel 1987 e famoso per l’impostazione sportiva dei suoi yacht. Nel 2011 è la volta del marchio Admiral, nato nel 1966 da un cantiere dei primi anni ’50 e punto di riferimento per raffinati armatori. Solo un anno dopo, nel 2012, è la volta dei Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara.
L’acquisto è strategico e NCA viene sottoposto a importanti interventi di ammodernamento e ampliamento. Oggi NCA Refit con una superficie di 100.000 metri quadrati, 200 metri di bacini di carenaggio, strutture a terra per tutte le lavorazioni, la divisione Celi per la realizzazione di arredi e un crew village con lounge bar, spa e palestra, è la più grande base di refit del Mediterraneo.
Giovanni Costantino
Nel frattempo Costantino prosegue nel suo percorso e dà una nuova dimensione alla sua impresa. Nel 2020 riunisce i tre cantieri nel gruppo The Italian Sea Group sottolineando nel nome il concetto di made in Italy. “La nostra italianità è in ogni nostra espressione, anche la più semplice. È in ogni angolo del Cantiere, come il tricolore. The Italian Sea Group è una mia creatura che ho creato e sviluppato, come un genitore fa con i propri figli. È il mio quarto figlio”. La nuova dimensione di The Italian Sea Group per Giovanni Costantino non si ferma all’aspetto imprenditoriale. Così, seguendo la sua passione per l’arte e il design, trasforma la sede della direzione del Gruppo in una vera e propria galleria d’arte. “Abbiamo cercato di declinare quanto abbiamo nel nostro DNA nel nostro headquarter. Abbiamo pensato di esprimere questo nostro tratto distintivo anche nella sede di lavoro, dalla produzione agli spazi comuni”.
La passione per le auto
Seguendo invece la sua passione per le auto e per le Lamborghini in particolare, assieme alla Casa di Sant’Agata Bolognese, lancia il progetto del Tecnomar for Lamborghini 63, un 20 metri ispirato alla super-car Sián FKP 37, disegnato in collaborazione con Lamborghini Auto e in grado di raggiungere i 60 nodi. “Lamborghini, come noi, rappresenta l’eccellenza nel suo settore, è made in Italy, è lusso, è performance unite a tecnologia. Ed è un brand che realizza sogni!”.
Il progetto prende il via a inizio 2020. Il 24 giugno 2021 viene varato il primo Tecnomar for Lamborghini 63 costruito in una nuova struttura interamente dedicata a quella che viene definita: l’avanguardia delle luxury speed boat. Il varo è una doppia occasione di festa. Giusto tre settimane prima Giovanni Costantino ha compiuto un altro passo nel suo percorso. Il 4 giugno 2021, a Milano, The Italian Sea Group si quota in Borsa. E anche qui centra l’obiettivo con il titolo del suo Gruppo che chiude il 7% in più del prezzo di offerta e con Giorgio Armani che, oltre a disegnare un nuovo Admiral di 72 metri, entra come azionista.
Tecnomar 63 for Lamborghini, versione sull’acqua della Siàn FKP 37,
Un successo (i proventi lordi della quotazione raggiunsero i 47 milioni) che, assieme a una serie di operazioni di credito bancario, permettono a Giovanni Costantino di presentarsi in forze alla terza asta fallimentare per l’assegnazione di Perini Navi che si tiene il 23 dicembre 2021, a Lucca. E di confrontarsi con gli altri pretendenti all’acquisto: la cordata Ferretti Group-Sanlorenzo.
Com’è andata lo sappiamo. E c’è da immaginare che da ora anche la storia di Perini Navi sarà all’insegna della decisione, del dinamismo e di una frase cara al self-made-man Giovanni Costantino: “Il bello non è soltanto una forma, ma una modalità di porsi e affrontare la vita”.
Complimenti vivissimi all’artista Costantini,
che contrariamente ad altri, miopi, ha saputo riconoscere e fortunatamente aggiudicarsi un’opera d’arte come Perini Navi. Perché Perini Navi non è solo un marchio italiano, è l’essenza della vela e delle grandi navi a vela nel mondo.
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1 commento su “Giovanni Costantino. Chi è l’uomo che ha salvato Perini Navi”
Complimenti vivissimi all’artista Costantini,
che contrariamente ad altri, miopi, ha saputo riconoscere e fortunatamente aggiudicarsi un’opera d’arte come Perini Navi. Perché Perini Navi non è solo un marchio italiano, è l’essenza della vela e delle grandi navi a vela nel mondo.