Al Salone Nautico di Genova è ufficialmente arrivato il gozzo 2.0. La barca classica per eccellenza da oggi ha una nuova faccia e a portarla alla ribalta sono stati i Cantieri Mimì. Dietro questi cambiamenti c’è la mano di Valerio Rivellini, yacht designer italiano che sta firmando molti progetti interessanti oggi sul mercato.
Abbiamo intervistato Domenico Senese, amministratore dei Cantieri Mimì che ci ha raccontato come è stato “stravolto” il gozzo. E anche qual è stata la reazione del pubblico alle tre novità presentato al Salone Nautico di Genova.
Gozzo 2.0: ecco le novità di cantieri Mimì
Quali sono le caratteristiche del nuovo gozzo? I modelli più grandi, cioè il Mimì 9.5 e Mimì 11, sono il risultato dell’incrocio tra il gozzo ed il walk-around, barca che negli ultimi anni è stata in grado di raccogliere un successo clamoroso. Com’è quindi questo gozzo 2.0? Le linee di questa nuova generazione sono più sportive, così come anche le prestazioni. Anche la coperta è pensata per essere più vivibile. L’attenzione ai dettagli di classicità è comunque mantenuta. Il risultato è una barca che mette insieme il fascino di una barca classica, a partire dall’uso dei legni, con una vivibilità da barca pratica e moderna. Il pubblico a Genova ha dimostrato di apprezzare la scelta coraggiosa del cantiere, come ci racconta Domenico Senese di Cantieri Mimì in questo video.
Gregorio Ferrari
2 commenti su “Veloce, comodo e accattivante: tutti pazzi per il gozzo 2.0 – INTERVISTA”
Veloce? Veloce è un’altra cosa! Crouch e Keith
I nuovi gozzi del cantiere mimi sono molto belli, ma mi chiedo perche questa corsa alla velocita’. Lo chiede il mercato? Per correre le barche consumano e inquinano molto. Dai cantieri italiani mi aspetterei un progetto innovativo non solo nelle forme, vorrei un gozzo (ne ho uno e per I miei gusti va fin troppo veloce), che magari vada piu piano, ma sia ibrido, con possibilita’ di sfruttare l’energia solare e che assicuri una media di crociera di 10-12 nodi, e consumi contenuti col motore diesel. Se volete correre prendete un gommone, o l’aliscafo.