Per semplificare l’utilizzo degli apparati, grazie ad accordi internazionali, è stato concordato di dividere le frequenze d’uso in canali. Ognuno corrisponde quindi a una frequenza ben precisa, per esempio, il canale 16 corrisponde a 156,8 mHz.
Cosa bisogna controllare per scegliere un buon Vhf?
Le caratteristiche fondamentali di una radio riguardano la sensibilità del ricevitore, ossia la capacità di acquisire anche i segnali deboli, la potenza in trasmissione per farsi sentire più chiaramente, e la capacità selettiva, che permette di rimanere sulla frequenza del canale prescelto senza “sbordare”. A questi si aggiungono il range di funzionamento del filtro di segnali sporchi, detta soglia dello squelch, l’assorbimento di energia (importante soprattutto nei portatili) sia in Hi sia in Low, in stand-by (minor consumo) e in trasmissione (massimo consumo). Poi contano i dettagli fisici dell’apparecchio: dimensioni, peso e robustezza, ai quali si aggiungono la leggibilità dello schermo, la semplicità di utilizzo, l’ergonomia e la quantità di funzioni supplementari. Il mix di questi elementi permette di giudicare l’ultimo parametro, ossia il costo d’acquisto.
Servono particolari requisiti per poter parlare al Vhf?
L’uso del Vhf avviene sotto la completa responsabilità del comandante dell’imbarcazione.Nessuno a bordo può appropriarsene senza il suo benestare. Il documento richiesto obbligatoriamente per operare con la radio Vhf è il certificato RTF (Certificato limitato di Radiotelefonista per navi), che viene rilasciato, senza esami, dagli Ispettorati Regionali del ministero delle Comunicazioni, ed è valido su unità da diporto e navi fino a 150 tonnellate di stazza lorda e con stazioni radio di potenza non superiore a 60 Watt.
Quali documenti sono necessari per installare il Vhf in barca?
Dotandosi di un apparato di tipo conforme alle direttive europee CE (la conformità è dichiarata direttamente dal costruttore) è necessario richiedere l’apposita Licenza di Esercizio rivolgendosi alla Capitaneria presso la quale l’unità è stata registrata, così da ottenere anche il numero di nominativo internazionale, indispensabile per identificare congiuntamente la stazione radio e l’imbarcazione che la utilizza. Invece i proprietari di natanti o di apparati portatili, dovranno indirizzare la richiesta direttamente agli Ispettorati Territoriali del Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento Comunicazioni, e otterranno altresì un codice personale che identifica l’apparato e il suo proprietario.
DSC è l’acronimo di Digital Selective Calling: sostanzialmente è una funzione della radio che permette di effettuare chiamate di soccorso su una frequenza riservata alle sole chiamate digitali, il canale 70, dove le comunicazioni vocali sono interdette e di conseguenza traffico e interferenze risultano ridotti, anzichè sul canale 16. Una funzione di estrema utilità in caso di emergenza che, oltre a contenere i tempi di invio della comunicazione, ne aumenta l’efficacia e la copertura del messaggio. Nel caso si rendesse necessaria ad esempio una richiesta di soccorso, l’apparecchio DSC è in grado di trasmettere automaticamente e in pochi secondi una gran quantità di informazioni a tutte le unità dotate dello stesso sistema presenti nell’area di navigazione, senza dover attendere risposte vocali e senza dover perdere tempo ripetendo le chiamate e i dettagli. Il messaggio di soccorso DSC fornisce:
• l’MMSI dell’imbarcazione, un identificativo specifico, che ne rende immediatamente riconoscibili le caratteristiche specifiche;
• la posizione della nave, fornita dall’eventuale GPS interfacciato o inserita manualmente;
• l’UTC che indica il tempo in cui è stata aggiornata l’ultima posizione;
• la natura del pericolo o del danno occorso al richiedente.
Oltre alle richieste di soccorso (Medé) possono essere trasmesse (o ricevute) anche chiamate di urgenza (Pan Pan), di sicurezza (Securité) oppure ordinarie (Routine), che poi possono proseguire in forma vocale. Il sistema vocale e quello digitale convivono e offrono due opportunità congiunte e alternative per effettuare comunicazioni. Il sistema DSC appartiene agli strumenti adottati dal GMDSS, viene associato agli apparati di comunicazione in Vhf, MF o HF ed è presente obbligatoriamente su ogni unità che svolga navigazioni per scopi professionali.
SCOPRI IL CANALE YOUTUBE DI BARCHE A MOTORE
Interviste, prove di barche, webinar. Tutto il mondo delle barche a motore, minuto per minuto. Ma in video! CLICCA QUI per iscriverti, è gratis!
NON PERDERTI I MIGLIORI ARTICOLI!
Per rimanere aggiornato su tutte le news sulla nautica, selezionate dalla nostra redazione, iscriviti alla newsletter di Barche a motore! Basta cliccare il link qui sotto, accettare la Privacy Policy e cliccare sul bottone “Iscrivimi”. Riceverai così sulla tua mail, due volte alla settimana, le migliori notizie di barche a motore! È gratis e ti puoi disiscrivere in qualsiasi momento, senza impegno! CLICCA QUI