Al Boot Düsseldorf abbiamo incontrato Paolo Ilariuzzi, responsabile divisione Moto e Marine di Suzuki Italia. Con lui facciamo il punto sulla stagione nautica, iniziata a Genova 2022 provando a capire come si evolverà questo 2023.
Intervista a Paolo Ilariuzzi di Suzuki Italia
È il primo salone nautico del 2023. Che sensazioni ci sono?
Düsseldorf è un giro di boa. A Genova abbiamo visto una crescita ulteriore nella richiesta di fuoribordo, su quasi tutte le fasce. Questo per noi è importante e fa il paio con le contromisure prese per aumentare la capacità di produzione volta a soddisfare la domanda. Poi l’inverno, dopo i saloni autunnali è un periodo di relativa calma. Fa piacere, però, che adesso che si ritorna a parlare di nautica, ci siano subito tantissimi espositori e un gran numero di visitatori.
Complice la pandemia, la nautica ha vissuto una grande crescita. Continua la tendenza positiva?
Devo dare un giudizio basato sui feedback dei concessionari. Per noi, dal 150 cavalli in su la domanda è sempre molto sostenuta, quindi parliamo per i motori medio-alti. Nella fascia media, specchio del mercato Italia, notiamo, invece più un assestamento. Non è una flessione, ma una ritorno a quelli che possiamo chiamare volumi “standard”. Diciamo quindi che la tendenza continua.
La grandissima domanda ha avuto effetti collaterali come l’aumento dei tempi di consegna, che ha colpito un po’ tutti. Come va ora?
Dicevamo prima che le case stanno facendo in modo di produrre sempre di più per assecondare la domanda che è quindi sempre forte. Ora i clienti e i concessionari hanno programmato, c’è più ordine e quindi anche i tempi diventano più brevi rispetto agli ultimi due anni.
I nuovi top di gamma, invece, sono migliorati ancora…
Sì, c’è stato anche un ampliamento verso l’alto. Parliamo del 350A e del 300B in una nuova versione. Questi due motori, Suzuki DF350A e Suzuki DF300B fin dal loro lancio hanno dimostrato tutta l’eccellenza tecnologica giapponese e sono piaciuti moltissimo, soprattutto per le soluzioni tecniche uniche sul mercato. Il plus è stato senza dubbio la doppia elica contro-rotante che traduce in spinta, fin dai bassi regimi, tutta la potenza sviluppata dall’unità termica.
Ora, nonostante questo gli ingegneri di Suzuki sono andati oltre con i nuovi Suzuki DF350AMD e DF300BMD, da 350 e 300 cavalli. Hanno ottimizzato ancora i motori andando ad affinare l’ogiva del piede dalla doppia elica, per renderli ancora più perfomante. Nel cavalletto del motore è stata poi aggiunta una timoneria elettroidraulica che rende più pulita l’installazione del motore e anche più bella l’immagine dello specchio di poppa. A livello di mercato è stata apprezzata e ne siamo contenti perché il nostro flagship doveva avere tutte le caretteristiche migliori.
Quando arriva, invece, il nuovo fuoribordo Suzuki (ancora più potente)?
È chiaro, il mercato va in quella direzione, non solo negli USA, ma anche in Europa. Suzuki, quindi sta lavorando in quella direzione, ma ci vuole tempo e non posso, quindi, per ora, svelare una data. Il fatto è che lavorando per avere un motore “ultimate” sul mercato, cioè il migliore della sua categoria. Per questo i tempi di sviluppo sono sicuramente più lunghi. La direzione, comunque, è quella. Nel frattempo non ci fermiamo e lavoriamo anche per ottimizzare anche quelli che sono i modelli già in gamma dal 40 cavalli ai top di gamma.
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