Fu la barca che fece sognare generazioni, il motoscafo dei record, un unicum tutto italiano, nonché una pietra miliare non solo della cantieristica nostrana, ma della nautica a motore in generale. Presentato a Genova nel 1972, fu un capolavoro dei Cantieri Italcraft, un mostro domato, il primo capace di sfondare i 50 nodi di velocità, raggiungendo i 55, il primo a montare eliche di superficie: è l’Italcraft Drago, una Classic Boat cult, firmata Renato “Sonny” Levi.
Italcraft Drago
Lungo 13 metri e forte di 55 nodi di velocità massima, il Drago fu una barca incredibile, nulla di mai visto prima. Una barca da diporto spinta da due motori diesel e capace di superare i 50 nodi… Fu il successo più totale, rendendola capostipite di una fortunata serie di imbarcazioni. Un successo già in precedenza impostato dal cantiere, certo, con l’X-44 e la serie dei Sarima, ma ora destinato alle più alte vette, come già dimostrerà il quasi-contemporaneo Mini Drago, la versione da 8.5 metri e 47 nodi di velocità.
Italcraft Drago – Cenno storico
Con gli anni ‘60, forti del successo delle proprie barche, i Cantieri Italcraft iniziarono la loro ascesa verso il top della nautica a motore, raggiungendo gli apici del diporto, una posizione allora destinata solo ai più grandi brand. In questo periodo “felice”, con il crescente successo delle gare Offshore, i fratelli Sonnino (fondatori del cantiere), avvicinarono il geniale Renato “Sonny” Levi con un solo obiettivo in mente, realizzare una barca rivoluzionaria, la prima imbarcazione di serie e da diporto capace di raggiungere i cinquanta nodi con una motorizzazione diesel.
In poche parole, una sfida senza precedenti, risultata in un successo clamoroso che rivoluzionerà la nautica per sempre. Levi troverà infatti la soluzione in un’innovazione più che inedita, con eliche di superficie e configurazione “Step Drive”.
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Italcraft Drago – Progetto
Per la realizzazione del Drago vennero applicate diverse attenzioni innovative, a partire dal nuovo sistema di propulsione ad eliche di superficie –introdotto per la prima volta nel 1969 dalla Divisione Aeromarina dei Cantieri Italcraft, appunto per lo sviluppo del progetto Drago– con carena step-drive. Una piccola rivoluzione capace di ridurre ogni attrito in acqua, migliorando la velocità del 20% rispetto ad un’altra configurazione di pari rapporto peso/potenza. A questo venne sommata una carena eccellente anche in termini di tecniche costruttive.
Venne infatti abbandonato il tipico compensato marino e sostituito da un’attenta costruzione in lamellare di mogano rinforzato in resine epossidiche. Una soluzione che seppe mantenere il peso entro soli 5.500 chili. Il risultato, più che evidente, guadagnò al drago un successo immediato, tanto da rimanere in produzione dal 1972 al 1987, servendo anche diverse applicazioni militari, tra le quali il ruolo di motovedetta di pattugliamento veloce presso la Guardia di Finanza.
Italcraft Drago – Spazi
Oltre che per la velocità impareggiabile, il Drago sorprendeva anche per la spaziosità interna ad altezza uomo, non compromessa dalla linea agile e filante dello scafo, per la comodità del pozzetto e del prendisole di poppa.
Il Drago era infatti sorprendentemente abile nel coniugare le sue doti di performance con l’abitabilità dei suoi spazi interni, forti di ben 4 posti letto, locale wc separato e cucina.
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Italcraft Drago – Scheda Tecnica
Lunghezza Fuori Tutto (LOA) | 13.00 m |
Lunghezza al Galleggiamento (LWL) | 9.90 m |
Baglio Massimo | 2.62 m |
Immersione | 0.53 m |
Dislocamento | 5.500 / 6000 kg |
Motorizzazioni Diesel | 2x D Cummins VT8 370 cv
2x Isotta Fraschini 350 cv |
Velocità Massima | 55 nodi |
Serbatoio Carburante | 900 lt |
Serbatoio Acqua Dolce | 200 lt |
Posti Letto | 4 |
Cucina | sì |
Locali WC | 1 |
Materiali Costruttivi | lamellare di mogano rinforzato in VTR |
Carena | Renato “Sonny” Levi |
Cantieri | Italcraft |
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