Questa barca super-elegante fa quasi 50 nodi. È il J-Craft Aquila III

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Costruire uno di questi motoscafi richiede almeno 9.000 ore. E, dal 1999, tutto viene fatto nello stesso luogo: l’isola di Gotland, in Svezia, nel mezzo del mar Baltico. Qui i J-Craft vengono “battezzati”, cioè è in queste acque, talvolta anche piuttosto insidiose che vengono testati. Dure barche da lavoro? Non proprio. I J-Craft sono la quintessenza del lusso in mare. L’ultimo nato si chiama Aquila III e si prepara a debuttare al Palm Beach International Boat Show (21-24 marzo). Le linee sono squisitamente classiche ed, unitamente a motori moderni, raggiunge velocità di poco sotto i 50 nodi.

J Craft Boats – Aquila III

I prezzi dei motoscafi J-Craft non sono entry-level, anzi. Basti pensare alle ore lavoro. Questo, però, non scoraggia gli appassionati e facoltosi armatori che ne vogliono uno. Il 2024 e il 2025 fanno registrare un sold-out con consegne previste già nel 2026. Numeri ottimi per un prodotto di assoluta nicchia.

Aquila III tra i modelli J-Craft è un Torpedo RS spinto da due Volvo Penta IPS 650, una velocità massima di oltre 47 nodi e un’autonomia di 280 miglia nautiche.

Com’è fatto a bordo? Tra le linee classiche si nasconde un pozzetto aperto e convertibile che presenta due prendisole, ospitando comodamente fino a 12 adulti per crociere diurne. Nella spaziosa cabina anteriore, che può essere climatizzata o riscaldata, possono soggiornare comodamente fino a 4 ospiti.

La cabina vanta un bagno con doccia in mogano lucido. Quindici anni dopo l’introduzione del primo modello di Torpedo, il nuovissimo arrivato rende omaggio al primo scafo della linea, “La Decadence”. Aqula III si caratterizza per uno scafo blu notte, interni in tartan rosso e blu, rivestimenti artigianali Hermes, cabina anteriore in mogano lucido, servizi per la tavola in porcellana Rosenthal, vetro Littala e posate realizzate su misura per il Principe Carl-Philip Bernadotte di Svezia, figlio di Sua Maestà Carl XVI Gustav, re di Svezia.

Le chicche sul J-Craft Aquila III

A livello di finiture artigianali questa barca non è seconda a nessuno. La scala di babordo in mogano / teak è realizzata interamente a mano. Lo stesso per la passerella estesa, nascosta nella caratteristica poppa J Craft, progettata e costruita a mano utilizzando una speciale tecnica vichinga di piegatura a mano del legno.

Il Torpedo a bordo ha un sistema di stabilizzazione giroscopica Seakeeper e un sistema di batterie al litio a lunga durata per non avere bisogno del generatore. In sostanza potrete avere musica, frigorifero, aria condizionata e stabilizzatore per un giorno intero senza bisogno di motori accesi. Notate bene che a bordo ci sono quattro frigoriferi/congelatori, una cucina attrezzata.

Quando non necessario, e con il semplice tocco di un pulsante, lo schermo scompare silenziosamente nel cruscotto del Torpedo, preservandone le linee classiche ed eleganti. Lo stesso avviene con il radar modulare che, a seconda delle esigenze, può essere rapidamente montato o smontato.


Come ho comprato e rimesso a nuovo un Baglietto Elba anni ’60

 

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