Jeanneau Cap Camarat 12.5 WA (11.9 m). La prova/confronto di due versioni (900 hp)

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Barche fino a 12 metri
Jeanneau Cap Camarat 12.5 WA

Abbiamo provato l’ultima generazione di fuoribordo giapponesi da 300 cavalli, sia Yamaha che Suzuki, in configurazione tripla, su uno Jeanneau Cap Camarat 12.5 WA.

Di cosa parliamo:

La barca: Jeanneau Cap Camarat 12.5 WA

Quello dei fuoribordo da 300 cavalli è uno dei segmenti più competitivi sul mercato. Sono motori che mettono insieme potenza e tecnologia e spesso prevedono installazioni multiple. A bordo dello Jeanneau Cap Camarat 12.5, abbiamo visto a confronto i fuoribordo di due brand, uguali per cavalli complessivi, 900 CV dati da tre motori.

Jeanneau Cap Camarat 12.5 WA

Da una parte gli Yamaha V6 (leggi qui l’articolo), lanciati nel 2021 e parte del segmento premium dell’azienda con un DNA che riprende quello degli XTO, cioè il top di gamma di Yamaha Marine. Dall’altra i DF300B di Suzuki, sempre V6, caratterizzati dalla doppia elica controrotante (unico 300 cavalli sul mercato che ne è dotato) che esalta la presa della barca sull’acqua. Diamo un’occhiata alle caratteristiche principali dello Jeanneau per poi passare alla navigazione.

Jeanneau Cap Camarat 12.5 WA – Layout esterni e interni

Il design è dello studio Sarrazin che con questo modello aveva un obiettivo preciso: alzare l’asticella. Partendo da poppa, la grande piattaforma è occupata per la maggior parte dai fuoribordo. Per non rinunciare allo spazio in coperta, Jeanneau ha studiato un pozzetto molto ampio, dove c’è spazio per cucinare all’aria aperta. Per sfruttare tutta la superficie possibile, la barca è dotata di una murata abbattibile che aumenta la zona calpestabile.

A centro barca a catalizzare tutta l’attenzione è la cucina esterna da vera “party boat” all’americana, in cui ci si può sbizzarrire in aperitivi e cene per amici e ospiti, senza limiti se non la voglia di cucinare. Andando verso prua troviamo la console con tre sedute, protetta da un grande parabrezza molto avvolgente. Camminando ai lati della console si arriva a un altro pozzetto con tre lettini prendisole. Gli interni sono luminosi, grazie alle finestrature sullo scafo. A prua c’è una grande dinette con una cucina alla sinistra delle scale che portano sottocoperta; una cabina di poppa a tutto baglio con il suo letto king-size e il box doccia separato.

In navigazione – Considerazioni generali

Dopo aver visto l’aspetto generale della barca, vediamo come si comporta in navigazione a seconda dei motori. Per la carena la firma è quella di Michael Peters, che in carriera ha creato moltissimi progetti di successo dal diporto alle gare. Lo scafo a V profonda, lungo 11.90 metri e largo 3.58 metri, è pensato per velocità di punta importanti superiori ai 50 nodi. In generale la top speed in condizioni standard è intorno ai 45 nodi, con la velocità di crociera a 22-25 nodi.

plancia di comando
Plancia di comando

Lo scafo si dimostra confortevole sull’onda, soprattutto nel pozzetto di poppa, dove si può parlare in tutta tranquillità. La plancia di comando è ampia e permette di ospitare tutta la strumentazione di cui si ha bisogno. Si è anche piuttosto alti sull’acqua, anche se la prua voluminosa (per dare spazio agli interni), unita ai montanti del T-Top e ancora oltre il parabrezza la battagliola, non sempre consentono una visibilità ottimale, soprattutto nella fase che precede l’ingresso in planata. Questo però è ovviabile con una coppia di flap, come gli ZipWake (leggi qui l’articolo completo), come abbiamo avuto modo di constatare sulla versione con i fuoribordo Suzuki che ne era provvista.

La prova con 3x300hp Yamaha

La novità 2021-2022 di Yamaha sono i nuovi fuoribordo V6. Abbiamo avuto modo di provarli a Mandelieu, all’evento ufficiale di Yamaha Marine Europe dedicato alla stampa. Il nuovo design, ispirato agli XTO, si integra alla grande con una barca moderna come questo Jeanneau. Non è solo l’estetica che arriva dai “big”, ma anche le funzionalità. Questo è, infatti, il motore Premium V6 più ricco di funzionalità mai fatto da Yamaha. Grazie al sistema DES (sterzo elettrico digitale) integrato nei motori con sistema Steer by Wire, la sensazione al timone è di una barca manovrabile. Con tre V6 300 HP, lo Jeanneau impiega circa 14 secondi a raggiungere i 30 nodi, attestando la propria velocità di crociera intorno ai 26 nodi con un consumo medio di 140 litri ora e una massima di 41,5 nodi con 297 litri per ora di consumo.

Va notato che durante questo test il serbatoio del carburante (800 litri) era pieno. Punto di forza di questa barca con motorizzazione tripla è la possibilità di installare e gestire tutto con Helm Master EX, compatibile con tutti i motori con sistema drive by wire. Ideale per la pesca, ma non solo, l’Helm Master è un sistema di Yamaha che consente di manovrare e gestire diversi aspetti della navigazione in modo semplificato. Un esempio? Con il track point, segnando i punti sulla mappa, abbiamo navigato senza toccare il timone. Le virate anche se strette vengono fatte in autonomia dalla barca. Questo non esclude un controllo costante di ciò che circonda la barca, ma permette di poter fare più attività contemporaneamente, in maniera semplice e precisa.

La prova con 3x300hp Suzuki

La presa sull’acqua, tenuta della rotta, controllo totale in virata anche a 40 nodi e la coppia. Sono questi i punti che ci hanno impressionato di più durante la prova di questa imbarcazione. Con una tripla motorizzazione di questo tipo ogni diportista può sentirsi a suo agio anche su un 12 metri da quasi 50 nodi. Il segreto? Una doppia elica controrotante che rende i Suzuki DF300B unici sul mercato. Sia a marcia avanti che a marcia indietro la spinta è quindi neutra, a favore di precisione e facilità di manovra. Un altro punto a vantaggio di questa motorizzazione combinata con lo Jeanneau è che, nonostante una stazza importante, la barca si dimostra agile, per esempio riuscendo a girare in modo sempre più stretto su sé stessa.

Se pensiamo al recupero di un uomo a mare, questa caratteristica rende di certo la manovra più facile. La velocità di punta sul Cap Camarat provato da noi è stata di 45.8 nodi a 6200 giri con un consumo medio di 300 litri ora. Numeri importanti certo, ma quello che importa di più in senso pratico è la velocità di crociera. Quella ideale su questo modello così allestito è intorno ai 23-24 nodi, con i motori poco sopra i 3500 giri e un consumo orario di circa 100 litri per ora. È interessante notare che se ci dovesse all’improvviso cogliere la necessità di fare più in fretta, o magari per il semplice gusto della velocità, la barca si comporta come un 4×4. In che senso? Spingendo sulle manette grazie alla doppia elica il regresso si riduce notevolmente e quindi si ha la sensazione che la barca non “slitti”, ma sia sempre a pieno regime.

Scheda tecnica della barca – Cap Camarat 12.5 WA

Lunghezza f.t. LOA

11.9 m / 39’1”

Larghezza Beam

3.58 m / 11’9”

Disloc. Displacement

7.123 kg / 15,704 Lbs

Serb. acqua Water tank

200 l / 53 US gal

Serb. combustibile Fuel tank

1.150 l / 304 US gal

Potenza Power

2 x 450 HP – 3 x 300 HP

Categoria Category: B 11 – C 12

CONTACT: www.jeanneau.com


Dati di navigazione: 3x300hp Suzuki

Questo fuoribordo si basa sul blocco motore sei cilindri da 4,4 litri del DF350A, il più potente di casa Suzuki. È tra le unità termiche di maggior cubatura fra i V6 da 300 HP sul mercato e, in virtù della sua cilindrata, offre valori di coppia notevoli. Il rapporto di compressione di 10,5:1 permette poi un notevole risparmio di carburante e più affidabilità. La caratteristica principale di questo 300 cavalli resta la doppia elica controrotante. Le singole eliche hanno una geometria particolare che accresce al massimo il grip. Non è un caso che le barche motorizzate con i DF300B si facciano apprezzare per una grandissima tenuta della rotta e manovrabilità massima, aiutati dal Suzuki Precision Control, che si basa sulla tecnologia drive-by-wire, grazie alla quale sia la marcia, sia il gas sono gestiti elettronicamente e non più da cavi, eliminando attrito e resistenza nei comandi.

 

GIRI

NODI

LT/H

700

3

7,1

1000

5

14

1500

7

23

2000

8.5

36

2500

9

58

3000

14

86

3500

22

101

4000

28.5

114

4500

32.5

161

5000

38

204

5500

41.9

267

6000

44

314

6200 45.8

320


Dati di navigazione: 3x300hp Yamaha

Novità 2022, già svelati da maggio, i nuovi V6 da 4.6 litri sono i fuoribordo Yamaha tecnologicamente più avanzati in questo segmento. I nuovi V6 utilizzano di serie la tecnologia di fasatura variabile dell’albero a camme. Questo assicura prestazioni interessanti per ogni range di potenza (i nuovi V6 vanno da 225 a 300 cavalli) e anche di ottimizzare la miscela di carburante e aria nei cilindri per avere una coppia costante. Lo sterzo elettrico digitale (DES), la funzione TotalTilt e il Thrust Enhancing Reverse Exhaust (TERE) lo rendono un concentrato di funzioni all’avanguardia, comprese quelle che può offrire anche l’Helm Master EX.

GIRI

NODI

LT/H

700

2,7

7

1000

4,7

14

1500

6,5

23,5

2000

8,1

40,5

2500

9

63

3000

9,4

82

3500

12,1

113

4000

25,1

140

4500

30,8

175,5

5000

35,4

209

5500

38,5

254

5900

41,2

297

 

Articolo da Barche a Motore N.22


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