Un tempo, i marinai che avevano attraversato l’Atlantico potevano tatuarsi un veliero, ma senza le vele issate: quelle erano riservate solo a chi aveva doppiato Capo Horn. Oggi il gioco è rendere la traversata sempre più inusuale. Per esempio in solitario e su barche sempre più piccole, sulla scia di Alfred “Centennial” Johnson, pescatore americano nato in Danimarca, che nel 1876 (centenario dell’indipendenza Usa, da cui il suo nickname) navigò su una Dory, barca da pesca aperta di 6,1 metri, dal Massachusetts al Galles
«I made that trip because I was a damned fool, just as they said I was»
Che in italiano suonerebbe come: “Ho compiuto quel viaggio perché ero dannatamente matto, proprio come dicevano che io fossi”. Ecco la sua risposta a chi, da vecchio chiedeva della sua iniziativa.
Il prossimo a tentare l’impresa sarà Matt Kent. Per raccogliere fondi per il programma di educazione ambientale Bioreserve proverà ad attraversare il grande mare dalle Canarie alla Florida con Undaunted una barca di soli 42” di lunghezza: cioè 1,06 metri. Immaginate voi come può essere stare da soli per quattro mesi in una scatola dove non potete neanche sdraiarvi… I primi esperimenti di navigazione di questa scatoletta in alluminio più alta che lunga, pesca 1,5 metri, con una vela quadra come propulsione, hanno messo in evidenza dei problemi di stabilità, quando il timoniere sedeva in coperta per tenere il timone, poi corretti. Certo, a 2,5 nodi di velocità massima previsti la traversata sarà dura. Così, al momento di partire, Undaunted sarà anche equipaggiato con un sistema AIS, GPS, telefono satellitare, equipaggiamento di sicurezza marino standard, pompe di desalinizzazione manuale per l’acqua potabile, una batteria da 105 ampere/ora, sistemi di ricarica solare e meccanica a manovella, 40 galloni di acqua potabile di emergenza e scorte alimentari per integrare un piano dietetico da 1500 calorie/giorno per un massimo di 130 giorni.
Al momento, però, a fermare da ormai qualche mese le speranze del giovane statunitense sono state le leggi e la guardia costiera di La Gomeira, alle Canarie: hanno richiesto un certificato di assicurazione sulla barca per un valore di almeno 300mila euro e una lettera della Guardia Costoera statunitense che afferma che la barca è stata dichiarata ed è attesa al termine della traversata. Per come si sono messe le cose pare che l’esperimento sia destinato a essere posticipato di qualche mese ancora.
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