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Sapete quali sono le tendenze che escono fuori dalle barche più “cliccate” dai nostri canali? Sono quelle in atto sul mercato in questo momento e ve le raccontiamo.
1. Viva le barche classiche
Ad esempio, abbiamo notato come le barche anni Ottanta o Novanta, e più in generale tutto lo stile detto “retrò” siano capace di affascinare, ma soprattutto emozionare in modo trasversale. Se siamo appassionati di barche a motore e guardiamo un vecchio Magnum difficilmente sentiremo dire “sembra un ferro da stiro” o peggio.
Tullio Abbate Senna Off-Shore 42
Nel design si è forse persa per strada l’idea del bello? Probabilmente no, ma bisogna tener conto delle tante, nuove esigenze e della maggior richiesta di comfort e spazio richiesta oggi. Di certo abbiamo notato, però, come ci sia una sorta di riscoperta dei classici come le lobster o i motoscafi. Non si può restare indifferenti ai nuovi Tullio Abbate.
Tra i nuovi arrivati c’è anche l’Epica 33, un progetto italiano ambizioso che sta già raccogliendo risultati anche in termini di vendite.
Poi c’è il “caso” dell’estate: Costiera CY 39, un natantone stile lobster che ci mostra come non si debbano per forza costruire dei missili per piacere. Anzi, la filosofia di questo marchio, anche lui tutto italiano, è andare piano, ma comodi e con gusto. E sembra che funzioni.
Da qui ci colleghiamo ad un’altra tendenza, o meglio, abbondanza di novità in questa rassegna: parliamo dei natanti XL, barche al confine dei 10 metri nell’omologazione, ma che spesso toccano gli 11 ed anche i 12 metri di lunghezza fuoritutto. Questo vale anche per i gommoni dove c’è perfino un esemplare che abbiamo definito “maxi-rib natante” visto lo spazio assolutamente notevole che mette a disposizione. Eppure non ha bisogno di immatricolazione. Di un bel manico, invece sì, se volete spingerlo visto che si può equipaggiare fino ad 800 cavalli.
Tra le vostre preferite, poi, abbiamo notato che ci sono varie novità tra quelle che definiamo “barche-casa”. Che siano mono o multiscafi sono tanti i modelli intorno ai 14 metri che hanno tutte le caratteristiche giuste per fare delle crociere lunghe. Ad esempio?
Su questo tema, è proprio il caso di dirlo, moltissimi lettori sono usciti pazzi per i nuovi catamarani a motore. Ci sono tanti distinguo da fare. Partiamo dal basso. Il più “pop” è il catamarano TH33, un natantone fuoribordo di 10 metri che declina su dimensioni molto interessanti tutto il potenziale dei cat a motore di ultima generazione. Resta sempre un po’ l’ostacolo del prezzo, ma le possibilità che offre sono da barca decisamente superiore ai 10 metri.
6. Le cabine armatoriali dei superyacht… su un 15 metri
YOT 53 – Master cabin a tutto baglio
A parte questo caso, i designer dei catamarani oggi non hanno praticamente limiti e riescono a creare barche di 15 metri con cabine armatoriali a tutto baglio di 8 metri, come l’Omaya 50 o con l’accesso privato al pozzetto di prua, come sullo Yot 53.
Insomma, se volete una cabina come su un superyacht, ma il vostro budget è “limitato”, date un occhio ai multiscafi di questa hit parade: ce n’è per tutti i gusti e le tasche.
Sopra i 15 metri, poi, c’è sempre tanto successo e fermento per i walkaround. Ne abbiamo parlato anche nel numero N.44 (da pagina 190), è la barca mediterranea per eccellenza, simbolo dell’estate da ormai diversi anni nelle baie più esclusive del nostro mare, ma anche del mondo. Ormai ce n’è per tutti i gusti e possono essere anche “da crociera” come il nuovo De Antonio Yachts D60, novità assoluta del marchio spagnolo che ha voluto lanciare una nuova ammiraglia, sempre fuoribordo, su dimensioni fino ad ora mai viste. Anche la potenza è mostruosa con un massimo di 2.400 cavalli installabili.
Se questo è un esempio di moderno e minimale, c’è anche chi punta sempre sulle linee classiche. In questo senso un discorso a parte lo merita l’ultimo nato di Solaris Power, il 60 Coupé, che richiama alle lobster in modo evidente come fa per altro il resto della gamma, ma si distingue per qualità marine, di navigazione e di comfort di bordo da prima della classe.
Altra tendenza, poi, che i nostri lettori hanno premiato è quella che riguarda quei modelli che sono sostenibili non sono “di facciata”, ma nella pratica. Pensiamo ad esempio all’Azimut Seadeck 6 che è presente nella sua versione Sundeck. È uno yacht che dalle scelte dei materiali alla propulsione è tutta pensata per ottimizzare e contenere i consumi.
In questo senso, vediamo finalmente dal vivo un “estremo” come il Silent 80, il catamarano solare-elettrico di Silent Yachts, cantiere che realizza i propri modelli in Italia, a Fano. Questo mezzo è all’avanguardia dal punto di vista costruttivo e rappresenta un esempio delle potenzialità delle nuove tecnologie oggi a disposizione.
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