Come molte belle storie, anche quella di Levi Boats, prestigioso marchio italiano, inizia davanti a un buon bicchiere di vino. Al tavolo ci sono due amici, Antonello Villa e Martin Levi, figlio dello storico progettista Renato “Sonny” Levi che dalla sua mano ha fatto nascere barche dalle carene leggendarie come il Corsair, A’ Speranziella e il G. Cinquanta di Gianni Agnelli.
Levi Boats: dal Corsair di Sonny Levi a oggi
Parlando, i due arrivano a una conclusione: nel panorama della nautica attuale le carene disegnate da Sonny Levi sono ancora attualissime e lo saranno per molto tempo. E chissà cosa potrebbero fare con i motori e le trasmissioni di oggi. È un sogno, una suggestione, ma in breve (non senza difficoltà) Levi Boats, che rappresenta anche l’unione dei cognomi Levi e Villa, diventa realtà. Siamo a cavallo tra il 1999 e il 2000 ed è proprio il Corsair, prima costruito dalla inglese Viking Marine, che inizia a essere prodotto in Italia, prima in Versilia e poi dai maestri d’ascia e artigiani del Cantiere Nautico Portegrandi di Gilberto Crosera.
Il Corsair Levi Boats: in produzione dal 1963
Con un restyling parziale della linea e della motorizzazione, il Corsair diventa così una delle pochissime imbarcazioni al mondo a essere ancora in produzione senza alterazioni sostanziali dal 1963. Stiamo parlando di scafi che uniscono l’eleganza e la classe a una tenuta del mare in grado di affascinare piloti offshore, ma non solo. Non a caso Sonny Levi realizzò motoscafi per l’Aga Khan, per lo Scià di Persia e una barca da record per il magnate britannico Richard Branson. Torniamo a Venezia. Tutto parte con il Corsair Classic, fedele ai progetti originali di Sonny Levi con un utilizzo limitatissimo di progetti computerizzati. Un po’ di restyling, nuova motorizzazione e il grande classico ritorna ed è pronto per far innamorare altri diportisti. Una barca da sempre apprezzatissima e richiesta, soprattutto nel Regno Unito. Il lavoro però non si ferma a questo.
Levi Ribs: il gommone con qualcosa in più
Per aprirsi a una delle tendenze dominanti nella nautica attuale, nasce anche Levi Ribs con un gommone progettato ex-novo, inclusa una nuova carena Levi Designs: si chiama PMP 8punto5 e rappresenta il risultato di oltre 60 anni di esperienza nella progettazione di barche ad alte prestazioni, sia da competizione che da diporto. L’8punto5 è pensato con una carena curata da Levi Designs, il progetto strut- turale della Olivari Engineering, l’exterior design e il project management di PMP Design.Il Corsair Classic rappresenta più di tutti la continuità con il passato. Ma c’è di più. Con Pasquale Mario Passalacqua (PMP Design) è stato pensato un nuovo capitolo: il Corsair Sport. Un design più sportivo, come suggerisce il nome, e una linea che ricorda il G50 di Gianni Agnelli.
E come per il G50, l’aspetto esterno è di ispirazione offshore, come dimostra il timone centrale con la sua seduta. Sottocoperta, però, c’è anche spazio per una cabina con letto matrimoniale e bagno separato. Il primo è attualmente in costru- zione, ma ha tutte le carte in regola per dimostrarsi degno erede della dinastia “Levi”. Il Corsair Sport condivide molti dettagli con questo motoscafo cult della storia della nautica italiana. E che chissà che gli armatori di questa barca non rivivano le stesse sensazioni di Gianni Agnelli che dopo 2.000 miglia percorse in una stagione ringraziò Sonny Levi per aver creato la “barca perfetta”.
A proposito di Renato “Sonny” Levi
Renato “Sonny” Levi (1926-2016) è nato a Karachi, in India, dove la famiglia portava avanti dagli anni Venti un’attività di costruzioni navali con il marchio Afco. Poi gli studi in Ingegneria aeronautica e primi lavori in cantiere con il padre. La svolta? Nel 1950, quando incontra Attilio Petroni, della Navaltecnica di Anzio, con cui realizza “A’ Speranziella”, un motoscafo da 40 nodi (che erano tanti per l’epoca) e con cui nel 1963 vince una super classica dell’offshore: la Cowes-Torquay in Inghilterra. In 60 anni di attività ha realizzato oltre 1.500 progetti di imbarcazioni e i suoi scafi hanno rappresentato la barca sportiva per antonomasia di intere generazioni di diportisti.
Gregorio Ferrari