Lucietta Repower, tutti i segreti (e il test) del taxi veneziano “hi-tech”

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Progettata e costruita intorno alle esigenze dei tassisti veneziani, Lucietta di Repower è un esempio di come l’elettrico può essere utilizzato in maniera intelligente nel mondo della nautica.

Lunga 9 metri e larga 2,30… quindi molto stretta, e anche molto bassa: 2,10 metri. Per una volta la parola d’ordine non è spazio, bensì funzionalità, una funzionalità per chi a Venezia, sui canali e in laguna, ci lavora tutti i giorni e tutto il giorno. Lucietta deve passare sotto i ponti della Serenissima, deve incrociare i vaporetti e soprattutto le gondole tra i gli stretti rii tra i palazzi della città.

Lucietta di Repower

Alla base di tutta l’operazione c’è stato un sondaggio tra i tassisti veneziani per sapere esattamente quali fossero le loro esigenze. La sfida era complessa, sia dal punto di vista progettuale che estetico: bisognava dargli la possibilità di lavorare al meglio e al tempo stesso reinterpretare i tratti di un design tradizionale assolutamente unico. Vietato entrare a Venezia senza rispettarne storia e cultura.

Non a caso Repower (fornitore svizzero di energia) per la realizzazione del suo taxi al 100% elettrico si è rivolto al Cantiere Motonautico Serenella dell’Isola di Murano, da più quarant’anni nome di riferimento per la costruzione di taxi e  motoscafi tradizionali veneziani, e a Nauta Yachts che nel mondo del design nautico, a vela e a motore, ha bisogno di ben poche presentazioni.

Operazione riuscita? Dal punto di vista estetico, la barca a me è piaciuta: è arrivata a coniugare in maniera elegante gli stilemi della tradizione ma con molti spunti verso la modernità. Anche alla sua presentazione ufficiale al Salone nautico di Venezia (e dove sennò?) ha ottenuto buoni consensi, da parte del pubblico e anche (e questo è l’importante) dei vari addetti ai lavori e tassisti della città. Ma qui ognuno, ovviamente, è libero di dire la sua. Per quanto invece riguarda la funzionalità?

I numeri di Lucietta

Lucietta può trasportare fino a 14 persone, ha una propulsione full electric da 200 kW alimentata da un pacco batterie da 180 kWh. Ha un piede poppiero Konrad con eliche controrotanti.

Interessanti i dati relativi all’autonomia: a fronte di una notevole velocità massima, può raggiungere i 28-30 nodi, circa 50 km/h, lavorando alle andature regolamentari veneziane (7 km/h nei canali più piccoli, 20 km/h in quelli principali) è in grado di coprire un’intera giornata lavorativa senza problemi:

– a 3 nodi, l’autonomia arriva a 39 ore a medio carico, 31 a pieno carico di passeggeri.
– a 6 nodi , 19,5 ore a medio carico, e 16 ore a pieno carico
– a 11 nodi
, il tempo, prima di dover rifare carica di elettroni, si attesta su 4 ore a medio carico e 3,2 a pieno carico.

Bene anche i tempi di carica che ovviamente, dipendono dalla colonnina a cui si fa riferimento: si va da 1,2 ore per andare dal 20 all’80% di ricarica con una potenza di ricarica di 120 kW, passando dalle 2,2 ore per una colonnina da 50 kW per arrivare fino a 15,4 ore in caso di 7 kW in ricarica.

In ogni caso, in sintesi, significa che Lucietta ha a disposizione una giornata abbondante di lavoro di autonomia e che nella notte si può tranquillamente ricaricare. 

Oltre alla propulsione è sicurante tecnologica anche la costruzione di Lucietta: alle raffinate lavorazioni e agli inserti in legno di mogano scolpiti dai maestri d’ascia del Cantiere Serenella fanno eco uno scafo in carbonio riciclato e composito. Campeggiano inoltre una serie di finiture realizzate con un materiale innovativo che utilizza gli scarti della lavorazione del vetro proprio dell’isola di Murano (grazie alla collaborazione con la startup Rehub).

Nuova, ma secondo tradizione

Due parole vanno infine spese anche sul lay-out della barca, a differenza dei taxi veneziani di ultima generazione ha infatti un secondo piccolo pozzetto a poppa, il che regala ovviamente più spazio a bordo (per  quattro posti a sedere, trasformabili in un prendisole). Questo perché la propulsione elettrica ha consentito di risparmiare, proprio lì, volumi importanti.

Eresia? Filologicamente sbagliato?
No, anzi. I primissimi taxi veneziani (fino a circa la prima metà degli anno ’70) avevano infatti il motore a prua e una lunga linea d’asse, e anche loro potevamo quindi godere della stessa area libera a poppa… in altre parole, quando il futuro incontra – veramente – il passato.

A breve pubblicheremo, sul nostro canale Youtube, il video con tutti i dettagli e i numeri della prova.

LUCIETTA – LA SCHEDA TECNICA

Lunghezza f.t.: 9,30
Larghezza: 2,30 m
Altezza: 2,10 m
Dislocamento: 4.500 kg
Portata persone: 14
Motore Full Electric: 600 V, doppia elica controrotante
Capacità batterie: 180 kWh (9 batterie da 20 kWh)
Potenza motore: 200 kW (~270 CV)
Design: Nauta Yachts
Costruzione: Cantiere Motonautico Serenella

LUCIETTA REPOWER – L’AUTONOMIA

Velocità (nodi) Autonomia Carico Vuoto (h) Autonomia Carico Pieno (h)
5 77 60
7 60 50
9 43 35
12 32 25
14 28 22
16 25 19
18 22 17
20 20 15
22 18 13
24 15 11
26 13 9
28 11 8
30 10 7

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