Magnum 53, il primo vero Open Sport Yacht
Nel 1976 Apeco vende la Magnum Marine al marchese Filippo Theodoli e alla moglie Katrin, da anni convinti delle possibilità estraibili dai racer del cantiere. Barche, a loro avviso, ideali per lo spirito mediterraneo, se debitamente convertite. La compagnia è stravolta, e con lei la linea di produzione, dando luce al mito dei Magnum, barche che, d’ora innanzi, saranno l’emblema di una nuova era, l’era degli High Performance Luxury Yacht. Barche eccellenti, lussuose, velocissime e, soprattutto, in grado di essere utilizzate dall’armatore in prima persona, senza il bisogno di un equipaggio. Tra queste, svetta un modello, il primo vero Power Yacht, il Magnum 53’. È il 1977, e nasce una futura leggenda tra le Classic Boat.
Magnum 53’ – Cenno Storico
Il successo dei Magnum è presto detto, e si radica in un’intuizione geniale di Theodoli che, in viaggio negli States, vede i Magnum da corsa e realizza quanto potenziale se ne potrebbe estrarre in Mediterraneo. Carene a V profonda e incredibilmente veloci, ricche di spazi inutilizzati e conducibili dallo stesso armatore. Aggiungendo interni adatti, migliorandone affidabilità e sicurezza, sarebbero ideali per muoversi tra le isole, o raggiungerle dalla riviera. Nasce così l’idea dell’Open Sport Yacht, delle grandi Power Boat e delle vacanze isolane in Mediterraneo. Il 53’ è il primo della serie, un mostro di potenza, caratterizzato da un baglio molto largo, motorizzazione diesel e doppie cabine matrimoniali. Verrà lanciato nel 1977 per riscuotere successi clamorosi.
Magnum 53’ – Esterni
Al momento del suo lancio, al mondo, non esiste altra barca come lei. Lo scafo è enorme per gli standard (16 metri), il baglio ampiissimo e la carena a V profonda ne ricorda pienamente l’origine offshore. Il tutto, avvolto nel lusso e nel comfort, con un cockpit ed una cabina come mai se ne erano visti, bontà della lungimiranza di Katrin, non solo comproprietaria, ma anche designer del brand. Gli spazi interni sono immediatamente distinguibili in due aree, prua e poppa. Non esiste via di mezzo. Un enorme pozzetto arriva a centrobarca, dove si fonde con la plancia di comando, protetta da un parabrezza ricurvo. Oltre è solo la prua, uno slancio lunghissimo, ideale come prendisole, quando non in movimento.
Gli spazi living del pozzetto, disegnati da Katrin Theodoli, sfruttano appieno la generosità delle superfici, creando aree dal design sofisticato, lussuoso e curatissimo, dove non mancano gavoni, frigoriferi e inserti bar. Il pozzetto accoglie così con un enorme divano a C a tutto baglio affacciato su ampi spazi vuoti, arredabili quando in rada, o destinati a rimanere sgombri, accogliendo ospiti e facilitando i movimenti. Verso il centro barca, un divanetto a tre sedute serve la timoneria, affiancato a dritta da un ulteriore divano, spalle alla murata. Sempre qui, troviamo l’accesso al sottocoperta, dove prendono vita interni vivibili e altrettanto “glamour” per l’epoca.
Magnum 53’ – Interni
Riconoscendo la primaria necessità di vivibilità e funzionalità, gli interni progettati da Katrin Theodoli ruotano intorno a questi concetti principali, rendendo il Magnum 53’ capace di rispondere alle esigenze di una vacanza estesa, anche oltre il week end. Sottocoperta trovano così spazio doppie cabine matrimoniali con bagni privati, un’area living e cucina, rendendola presto una delle barche più ambite dell’estate Mediterranea.
Magnum 53’ – Scheda Tecnica
Lunghezza Fuori Tutto (LOA) | 16.13 m |
Baglio Massimo (Bmax) | 4.80 m |
Pescaggio | 1.32 m |
Dislocamento | 20 t |
Motorizzazione Disponibile in Origine | A) 2x Diesel GM 8V92TI 640 HP
B) 2x Diesel GM 16V92TI 1200 HP |
Velocità Massima | 33 / 43 kn |
Serbatoio Carburante | 3.785 lt. |
Serbatoio Acqua Dolce | 1.135 lt. |
Cantiere | Magnum Marine |
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