È in fase di approvazione il progetto che prevede la nuova costruzione di un porto turistico sull’Isola di Ponza. Lo studio condotto dal CNR e da Università La Sapienza di Roma prevede il recupero dell’area ex Samip – dove un tempo sorgeva un’attività mineraria – per il nuovo porto turistico di Ponza. Stando ai primi rumors l’infrastruttura sarà in grado di recuperare energia elettrica sfruttando il moto ondoso del mare, in modo da rendersi totalmente autonoma dal punto di vista energetico. Un aspetto da non trascurare quando si parla di approvvigionamento idrico ed energetico, un problema che non si può sottovalutare soprattutto su un’isola piccola come quella di Ponza.
Il progetto del Marina Cala dell’Acqua a Ponza
Il progetto è stato presentato dal CNR insieme all’Università La Sapienza di Roma mentre la realizzazione è affidata ad una società privata che si è aggiudicata il bando comunale. L’area su cui sorgerà il nuovo approdo è quella di Cala dell’Acqua, sulla costa nord occidentale dell’Isola, vicino alla località Le Forna, in un’area dove sorgeva fino agli anni ’70 una miniera di bentonite. Il nuovo porto prevede la futura presenza di 279 posti barca con pontili e banchine, finger, ormeggio cime a terra e con corpo morto. La lunghezza massima delle imbarcazioni ammesse sarà di 50 metri mentre il pescaggio massimo di ben 16 metri, sfruttando il fondale roccioso della zona interna alla diga foranea che è molto profondo.
A dir la verità un progetto simile era stato già presentato qualche anno fa, ma alcuni problemi burocratici avevano fermato i lavori. Il nuovo progetto riduce il numero di posti barca (279, quasi dimezzati rispetto agli oltre 450 del progetto originario) e sembra poter beneficiare della volontà di tutte le istituzioni per la buona riuscita.
La realizzazione del porto è prevista dal Piano approvato dalla Giunta Regionale, l’ulteriore approvazione del Comune di Ponza e l’adozione dovrebbero arrivare entro 15 mesi, a quel punto potranno partire i lavori che avranno una durata stimata di circa 30 mesi. Per questo motivo si guarda all’estate 2028 come prima – possibile – stagione di apertura del nuovo porto. Le istituzioni, nella persona dell’assessore della Regione Lazio Giancarlo Righini, hanno confermato l’assoluta coerenza del progetto con le linee guida regionali sulla sostenibilità.
Un nuovo porto a Ponza, soprattutto in quella zona dell’Isola, sarebbe un volano importantissimo per incentivare il turismo nautico e anche balneare, in una delle località isolane più belle del Mediterraneo.