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Crescono le dimensioni, non cambia il DNA. Il nuovo Marlin 40’ unisce prestazioni al top con una coperta walkaround perfetta per l’estate.
Marlin 40′
Osservare un gommone dall’esterno ci può dare moltissime informazioni sulla sua natura, le sue caratteristiche e, ovviamente, su chi l’ha pensato e costruito. E guardando da fuori il nuovo Marlin 40’ non ci sono dubbi su quale sia il cantiere produttore. Già il profilo dei tubolari, più vicino all’acqua a poppa e più alto verso prua, è un tipico marchio di fabbrica del cantiere comasco. Questo accorgimento ha due funzioni: dà stabilità in tutte le andature e a battello fermo e allo stesso tempo permette alla prua di tagliare meglio l’acqua mentre la coperta rimane protetta e asciutta.
Marlin 40′
Con questo modello Marlin ha confermato la direzione già presa con i modelli 24 SR ed X, cioè un occhio più attento alle soluzioni di design. L’allestimento di serie è notevole con incluso il rivestimento totale in teak massello da 8 mm e la cuscineria completa in cellula chiusa e rivestimento Silvertex. Dati gli elementi che contraddistinguono, come avremo modo di vedere, questo battello, è facile immaginarlo come adatto per il fine settimana. Un’unità in cui la vivibilità della coperta fa il paio con una carena in grado di affrontare condizioni impegnative e spazi sottocoperta confortevoli. Saliamo a bordo per capire com’è fatto in coperta e sottocoperta prima di vedere come naviga.
Marlin 40′ – Coperta
Il Marlin 40 ha una disposizione della coperta da walkaround puro con larghi camminamenti da prua fino a poppa dove nonostante questo gommone abbia ben tre fuoribordo da 300 cavalli ciascuno, c’è comunque moltissimo spazio. I tre motori sono posizionati all’estrema poppa e sono “abbracciati” da entrambi i lati da plancette che si uniscono al pozzetto, dotate di scala telescopica in acciaio con maniglie a scomparsa e maniglione perimetrale a filo d’acqua.
Questo rende l’accesso e la risalita dall’acqua molto semplici, ma rende anche facile salire a bordo quando il gommone è ormeggiato di poppa in banchina. Numeri alla mano sono disponibili praticamente cinque metri quadrati per l’accesso diretto al mare e tutta l’area posteriore del battello è concepita su un unico livello con vantaggi in termini di libertà di movimento e sicurezza. Allo stesso tempo il tubolare, confezionato con tessuto da 1600 dtex, crea murate avvolgenti e quindi adatte anche quando ci sono bambini a bordo.
In generale tra i 12 metri sul mercato quella del Marlin 40 è una delle zone poppiere più versatili e vivibili. Grazie ad un sistema particolare, ma semplice da utilizzare, gli schienali possono essere adattati a molte soluzioni: per esempio due panche contrapposte con tavolo centrale per accogliere fino a sei persone, due panche fronte marcia oppure un unico prendisole extra-large. A servire quest’area c’è un wet-bar con tagliere, frigorifero da 90 litri, lavandino e un mobiletto, il tutto protetto da un tetto, sorretto da una sovrastruttura in acciaio inox.
Marlin 40′
A prua della cucina troviamo la plancia di comando. In questo caso il cantiere va un po’ controcorrente dedicando a questa sezione dell’imbarcazione due sedute singole. Il motivo è garantire il massimo comfort a chi si trova al comando e a chi siede vicino. Entrambe le poltrone, infatti, godono di un sostegno esterno e di un bracciolo porta oggetti interno. La timoneria a prua è protetta da un parabrezza.
Oltre alla grande area per i momenti sociali a poppa, anche verso prua troviamo altrettanto spazio. Da sotto il parabrezza parte un prendisole che nella parte finale può diventare una seduta così da avere una seconda dinette con divani contrapposti.
Marlin 40′ – Sottocoperta
Sottocoperta gli interni sono essenziali, ma curati nel dettaglio. La cabina centrale è dotata di un letto matrimoniale king size, due sedute con schienale, un mobile armadio. Tra le dotazioni di serie c’è un bagno separato molto spazioso dotato di doccia e mobiletto con lavabo e piano in Corian.
Marlin 40′ – interni
Marlin 40′ – Navigazione
Arrivo in banchina dove ad accogliermi c’è Stefano Selva, titolare dell’azienda. Intanto fuori lo scirocco sta soffiando deciso e alza un metro e mezzo abbondante di onda. Iniziamo a preparare la barca come se niente fosse, gli ultimi check che tutto sia in ordine, poi lasciamo gli ormeggi e usciamo. Non appena la carena a doppio step taglia le prime onde, capisco che quel mare è il pane quotidiano di questo scafo.
A poppa la spinta arriva da tre Mercury Verado 300 da 900 cavalli ciascuno con cui tocchiamo senza problemi i 40 nodi di velocità. Il mare formato esalta la bontà progettuale di questo scafo, progettato con una V molto profonda per superare al meglio le onde e con un baglio importante (oltre ai tubolari) per dare stabilità in navigazione. Il Marlin 40 è un mezzo solido e robusto, ma con buoni consumi: a circa 35 nodi, con i tre motori tra i 4000 e i 4500 giri abbiamo un consumo inferiore ai 120 litri complessivi per ora con a bordo quattro persone e circa metà serbatoio, la cui capienza massima è di circa 820 litri.
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Benvenuti nella sezione speciale “BAM 35 Anni”. Vi stiamo presentando gli articoli “cult” tratti dall’archivio di Barche a Motore, a partire dal 1990. Un viaggio nel tempo tra storie introvabili oggi, anche nel grande mare di internet! Un tuffo nel
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