Mas 42, il cruiser “prodigio” da 53 nodi

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Immaginatevi circa 15 anni fa un armatore che arriva in cantiere e chiede una barca elegante di 13 metri, un day cruiser, per partire da Punta Ala, in Toscana, pranzare in Corsica e tornare la sera a casa. Qualcosa in stile Rivarama per intenderci che, però, con i suoi 41 nodi di velocità massima, risulta ancora troppo lento. Non resta che crearne una su misura. È così che nasce Mas 42 Sport, rimasto un unicum (con una gemella di cui si sono perse le tracce) nella storia della nautica, realizzata dal cantiere comasco Mas yacht – oggi non più in attività -, disegnata interamente dall’architetto milanese Paolo Rossi, ingegnerizzata dal cantiere e con una carena originale dello “stregone del design” Fabio Buzzi.

5 barche dei record disegnate da Fabio Buzzi

Mas 42 Sport, la barca da crociera veloce era già nata 15 anni fa

“Vinsi il concorso indetto dal cantiere per questo nuovo modello che intendevano produrre, disegnai tutta l’imbarcazione, esterni ed interni” – ci racconta Paolo Rossi – “e per raggiungere le prestazioni richieste il cantiere si affidò al mago delle barche veloci, Fabio Buzzi. Non era scontato che accettasse, anche perché solitamente non lavorava a barche di questo genere. E poi Mas era anche un cantiere molto piccolo. La fortuna volle che in quel preciso momento avesse probabilmente già in mente di realizzare uno scafo di dimensioni simili, ad alte prestazioni, per uso militare. E quindi accettò“.

Il progetto però andò sin da subito per le lunghe. All’architetto Rossi era stato commissionato l’intero disegno della barca (esterni ed interni) la cui carena – e insieme anche motori, assi ed eliche – venne poi ingegnerizzata da Buzzi e dalla FB design, in tandem con gli ingegneri del cantiere Mas, che realizzò anche il modello da stampo con il suo pantografo 5 assi. Complessivamente ci vollero oltre 2 anni di lavoro.

“Lavorai per alcuni mesi in tandem – continua l’architetto Paolo Rossicon il cantiere e  l’Ing. Buzzi “combattendo” con lui (ed era guerra vera nei suoi uffici di Annone Brianza) per avere un po’ di peso imbarcabile a bordo. Sudai ogni kilogrammo per essere in linea con le aspettative del committente in termini di eleganza, lusso, garantendo comunque le prestazioni richieste. Mi ricordo che mi concentrai su ogni dettaglio possibile, comprese le bitte di attracco. Ripeto, è stato un lavoro lungo e difficile, ma ricco di gratificazioni.”

Mas 42 S, e se questa barca uscisse oggi sul mercato?

Alla fine dei lavori, nel 2007, la barca fu presentata in acqua al salone di Cannes. Motorizzata con due Cummins da 715 cavalli riuscì a raggiungere i 53 nodi di velocità massima. Era quindi una barca veloce, potente, comoda ed ed elegante, con pochi rivali sul mercato (forse nessuno, considerando tutte le caratteristiche congiuntamente).

Anche la coperta rispecchiava le esigenze di spazio e fruibilità  delle attuali “premiere”: un prendisole di poppa, uno scalino fino alla spiaggetta posteriore e poi un tavolo centrale con divano e sedute per 6/8 persone, cucina esterna e lavello/frigo occultati alla vista proprio alle spalle della timoneria. La postazione del pilota e copilota volutamente tenute separate dal resto del pozzetto a rimarcare la vocazione estremamente sportiva dell’imbarcazione. Un bel parabrezza autoportante a doppia curvatura- con uno suo stampo realizzato appositamente – e una capote elettrica celata alla vista quando non in uso – in stile Bentley – erano il tocco finale per creare un instant classic. A bordo lo spazio anche per il garage per un piccolo tender gonfio e pronto all’ uso.

Dentro la barca?

Gli interni non sono spartani come ci si aspetterebbe da uno scafo capace di tali prestazioni. Un’unica grande cabina e un bagno comodo con nessuna controstampata a vista, solo materiali nobili e naturali. Teak biondo, laccature opache, lino, pelle e qualche dettaglio in acciaio lucido. Nessun faretto a vista, luci a led incassate in gole garantiscono, con 4 livelli d’accensione differenziati, le ambientazioni desiderate. Tende oscuranti elettriche, sistemi audio video di ultima generazione (dell’epoca), aria condizionata con slot invisibili, finiture e tipologia d’allestimento mutuata dai grandi yacht custom. Insomma, un super yacht in miniatura nato da un lavoro di progettazione lunghissimo e realizzato con perizia di falegnameria e tecnica. Un mini-superyacht da 53 Kn di velocità.

Dov’è finito il Mas 42?

Com’è possibile che una barca con tutte queste caratteristiche non abbia funzionato sul mercato? Innanzitutto il Mas 42 S aveva dei costi di produzione altissimi dovuti principalmente dall’ artigianalità della costruzione, dalla qualità e dalla cura generale dell’allestimento e della componentistica. Questo determinò un costo di lancio inevitabilmente alto. Per il secondo esemplare varato, infatti, vennero cercate soluzioni più facilmente replicabili in scala. Si ipotizzò anche di ampliare la gamma sia verso l’alto (52’) sia verso il basso (35’). Il cantiere però, entrò in quella crisi finanziaria che colpì molti produttori in quegli anni, soprattutto i “piccoli” che cercavano di creare “qualita” e, nel giro di qualche tempo, chiuse i battenti. Adesso la palla passa ai collezionisti, ma se state cercando un usato con una storia dietro, bhé, fateci un pensiero.

Scheda tecnica della barca:

  • Loa: 12,64 m
  • B.max: 4,01 m
  • Weight: 11,36 t.
  • Fuel: Diesel
  • Fuel capacity: 1.200 l
  • Water: 340 l
  • Engine: 2 X QSM11 Cummins (715 hp / 526 kw @ 2.500 rpm)
  • Hull: Deep V (23° deadrise) – Step hull
  • Max speed: 54 kn
  • Cruising speed: 40 kn
  • Style: Arch. Paolo Rossi  info@paolorossistudio.it – www.paolorossistudio.it
  • Hull project: Fb Design
  • Foto by: A&B Photodesign
  • Engineering: R&D MAS

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