Michael, il principe dello stato più piccolo del mondo

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento a Barche a Motore cartaceo + digitale e a soli 39 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

L’isola che non c’è. Uno Stato non riconosciuto. Eppure, Sealand batte moneta, stampa francobolli, emette passaporti, concede titoli nobiliari (quello di barone al cantante Ed Sheeran) e resiste da ormai 52 anni (e fino ad alcuni anni fa aveva anche una Nazionale di calcio), a circa 7 miglia al largo del Sussex, Inghilterra. HavenCo, The Pirate Bay, Wikileaks volevano basarvi i loro server, ma non ha funzionato.

Stasera, alle 18, al Galata Museo del Mare di Genova, il principe reggente Michael Bates (nella foto sopra), ospite degli Incontri in Blu, vi racconterà perché.

Racconta il curatore del ciclo di incontri Fabio Pozzo sulla Stampa: “Un’utopia, un’isola che non c’è. È stata fondata da un ex maggiore dell’Esercito britannico e imprenditore, dal padre di Michael, Paddy Roy Bates, il 2 settembre del 1967. Bates issò la bandiera biancorossonera su un’ex piattaforma militare che aveva occupato e difeso con le armi tempo prima, situata a 7 miglia dalla costa sudorientale dell’Inghilterra (allora in acque internazionali), davanti al porto di Felixstowe.

Si proclamò principe e fece della moglie, l’ex modella Joan Collins, la sua principessa. Da allora, la storia di Sealand ha vissuto tra tempeste e onde, assalti di golpisti e accordi mancati con hacker, sogni e incendi devastanti, tenendo sempre fede al motto “E mare, libertas” (Dal mare, la libertà)”. Ora la tradizione di famiglia è portata avanti da Michael Roy Bates, noto anche come principe Michele di Sealand. Ha rivendicato il titolo di “Principe di Sealand” dal 2012.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla nostra Newsletter

Entra nel Club del Giornale della Vela

Le barche a motore, le sue storie, dal piccolo open ai motoryacht. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevere ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”.

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Ritorna il Trofeo Harmsworth, ma solo per barche elettriche

  Dopo uno stand-by di 15 anni, si trasforma in gara dedicata alle sole imbarcazioni elettriche il trofeo di motonautica più antico del mondo: stiamo parlando del British International Harmsworth Trophy. Istituito nel 1903 da Sir Alfred Harmsworth, proprietario del

Joystick Piloting - Mercury Marine

Il joystick Mercury per ormeggiare un monomotore con una mano

Mercury Marine ha presentato al Miami International Boat Show in Florida l’attesa evoluzione del suo sistema Joystick Piloting per imbarcazioni fuoribordo monomotore, che finalmente si può integrare con eliche di prua, ampliandone considerevolmente l’utilità. Mercury Joystick Piloting Abbiamo provato la prima

Vendono 4 barche in pronta consegna dai 7 m agli 11 m

Abbiamo selezionato quattro barche in pronta consegna già pronte a solcare le onde. Che barche sono? Tuccoli Marine T295 (10 m) Bimax Alchimia 34 (10m) NHD 365 HT (11 m) Colombo Leopoldo Poldo 23 (7 m) 4 barche pronte all’ormeggio

Cyberfin

Questa barca di 10 metri è stampata in 3D: Cyberfin

Ricordo quando vidi la prima barca al mondo stampata in 3D. Al Salone di Genova del 2020 venne presentata MAMBO, un progetto italiano rivoluzionario. Le forme incredibili che aveva questa barca di 6.5 metri erano la prova delle potenzialità creative