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Una mini-patente patente nautica, pensata per avvicinare anche i più giovani, ma non solo. La proposta arriva da Assonautica Venezia di cui è presidente Marino Masiero, ma si rivolge potenzialmente a tutta l’Italia. Un’idea che ha come obiettivo quello di formare una nuova generazione di diportisti più consapevoli e in grado di andare in mare con maggiore sicurezza. Ma anche avvicinare un pubblico di diportisti che, per svariate ragioni rinuncia a fare la patente classica, con una più semplice, ma più limitante. Ecco come funzionerebbe.
La proposta di Assonautica Venezia per la cosiddetta “mini patente nautica”. In sostanza è un’abilitazione per condurre unità da diporto sotto i 10 metri di lunghezza al galleggiamento, (i natanti), e motori con una potenza fino a 120 cavalli, per chi ha compiuto 18 anni. Una versione “light” della patente entro le 12 miglia per avvicinare un numero consistente di diportisti che per questioni di tempo, denaro e difficoltà rinuncia a prendere la patente.
A questo si aggiungerebbe anche un patentino nautico, conseguibile dai 14 anni. Le potenze sarebbero ovviamente equiparate all’età: un breve corso, un esame e la possibilità di portare in sicurezza piccoli natanti con potenza ridotta. L’idea ricalca quella per motocicli e ciclomotori per cui fino ai sedici anni non si possono guidare mezzi superiori ai 50cc. Una sorta di patentino, ma per i natanti.
In questa mini patente non sarebbero previste infatti né le prove di carteggio e neppure lo studio dei fari. La barca sarebbe utilizzabile di fatto solo di giorno ed entro le 3 miglia dalla costa.
Una patente nautica alla portata di tutti
L’obiettivo di Assonautica Venezia è quindi quello di creare cultura nautica insegnando quelle che sono le norme base per la sicurezza in mare con una versione più accessibile della patente classica.
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Secondo il mionparere frutto di collaudata esperienza nautica, imporre la patente per ogni potenza a partire dai 2 hp in su e quindi per ogni misura. Chi va per mare non può improvvisarsi marinaio e quanto meno dovrà conoscere le regole base per una navigazione e condotta nautica.
Ma sarebbe anche l’ora..
Ma è normale un paese in cui serve il patentino per andare in motorino e non serve un cazzo per andare in mare con un 40cv? (che poi in Italia sono 60 o 70cv)
Per quanto mi stiano sulle palle i francesi faccio notare che da loro se non hai la patente vai in dislocamento (cv e relative velocità con le quali non puoi far male a nessuno a meno che una persona non sia completamente deficiente)
40 cv senza patente = un automobile in autostrada a un quattordicenne
Sarebbe una gran cosa, è magari si eviterebbero anche comportamenti scellerati in mare, che non di rado portano alla morte di qualche sciagurato bagnante o pescatore subacqueo, per l’inosservanza delle leggi ai più sconosciute. Inoltre non sono d’accordo sui commenti lasciati da molti circa il presunto calo di vendite nel settore della nautica: chi è in grado di sborsare svariate migliaia di euro per natante e motore, certo non si spaventerebbe per qualche centinaio di euro per il patentino nautico. E comunque la sicurezza delle persone viene sempre prima di ogni cosa.
Credo, al contrario dei detrattori, che porrebbe fine alla anarchia e gli stessi noleggiatori potrebbero trarne beneficio giacche occorrerebbero i mezzi per conseguirla. Ora abbiamo l’incubo a nuotare sottocosta di essere affettati da questi incompetenti che con arroganza impongono le loro smotorate.
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8 commenti su “E se arrivasse una mini-patente nautica entro le tre miglia?”
Sarebbe la fine per i motori da 40 cv ci sarebbe un calo economico grandissimo per il settore della nautica
Un altro balzello burocratico con l’intento di far cassa………….povera Italia!!!!!!!Mettiamola anche per le derive, Wind Surf e patini………..
Un altra cazzata tanto per scrivere qualcosa. I soldi comandano ed il mercato dei 40cv e tutto ciò che c’è dietro compreso i noleggi è troppo forte.
Secondo il mionparere frutto di collaudata esperienza nautica, imporre la patente per ogni potenza a partire dai 2 hp in su e quindi per ogni misura. Chi va per mare non può improvvisarsi marinaio e quanto meno dovrà conoscere le regole base per una navigazione e condotta nautica.
approvo appieno quanto detto da Antonio. serve sicurezza. non ci si improvvisa marinai nemmeno per un giorno
Ma sarebbe anche l’ora..
Ma è normale un paese in cui serve il patentino per andare in motorino e non serve un cazzo per andare in mare con un 40cv? (che poi in Italia sono 60 o 70cv)
Per quanto mi stiano sulle palle i francesi faccio notare che da loro se non hai la patente vai in dislocamento (cv e relative velocità con le quali non puoi far male a nessuno a meno che una persona non sia completamente deficiente)
40 cv senza patente = un automobile in autostrada a un quattordicenne
Sarebbe una gran cosa, è magari si eviterebbero anche comportamenti scellerati in mare, che non di rado portano alla morte di qualche sciagurato bagnante o pescatore subacqueo, per l’inosservanza delle leggi ai più sconosciute. Inoltre non sono d’accordo sui commenti lasciati da molti circa il presunto calo di vendite nel settore della nautica: chi è in grado di sborsare svariate migliaia di euro per natante e motore, certo non si spaventerebbe per qualche centinaio di euro per il patentino nautico. E comunque la sicurezza delle persone viene sempre prima di ogni cosa.
Credo, al contrario dei detrattori, che porrebbe fine alla anarchia e gli stessi noleggiatori potrebbero trarne beneficio giacche occorrerebbero i mezzi per conseguirla. Ora abbiamo l’incubo a nuotare sottocosta di essere affettati da questi incompetenti che con arroganza impongono le loro smotorate.