È stato appena approvato alla Camera – anche grazie al lavoro di Confindustria Nautica – un nuovo emendamento che istituisce una serie di incentivi per la rottamazione dei motori destinati alla nautica e l’acquisto di propulsori elettrici e pacchi batteria.
Dopo anni di vane attese, lungaggini burocratiche e la sensazione di essere praticamente “invisibili” agli occhi del Governo in quella tanto sbandierata corsa alla “transizione ecologica”, finalmente anche per i diportisti si compie un decisivo passo verso l’elettrificazione delle barche. Gli incentivi per acquistare un motore marino elettrico da oggi sono realtà.
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Fino a ora gli “ecobonus” sono stati infatti previsti in Italia per qualsiasi tipo di veicolo elettrico, ibrido e a emissioni ridotte: dalle automobili ai mezzi commerciali, dalle moto alle biciclette. Perfino per i monopattini. Solo le barche da diporto stranamente erano tagliate fuori dagli incentivi statali, come a dire chi va per mare e vuole farlo in chiave sempre più “green”, beh, si arrangi di tasca sua! Un vero paradosso per un settore, quello nautico, che dove la richiesta di soluzioni elettriche e ibride su barche e motori marini è altissima, dove porti e marina turistici aspettano solo di installare nuove colonnine dell’elettricità e dove in generale gli appassionati sentono ancora più di altri la necessità di ridurre l’inquinamento dell’ambiente che ci circonda.
Cosa prevede il nuovo decreto
Oggi per fortuna si cambia. A introdurre i nuovi incentivi nautici è un emendamento, già approvato in questi giorni dalla Commissione Attività produttive della Camera, che interviene sull’articolo 9 del cosiddetto Decreto Legge “Made in Italy” e che istituisce un fondo per la rottamazione dei motori destinati alla nautica e l’acquisto di propulsori elettrici. L’emendamento è stato depositato dalla vicepresidente della Commissione, Ilaria Cavo (Noi Moderati) e riprende integralmente il precedente Decreto Legge 16 giugno 2022 n. 68 presentato all’epoca dal senatore Daniele Pesco (M5S) e purtroppo mai entrato in vigore perché non era stato emanato il relativo decreto attuativo.
A quanto ammontano gli ecobonus
La nuova normativa, che entro la prossima settimana dovrebbe essere approvata anche in Senato, prevede l’istituzione da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy di un fondo per l’incentivo alla nautica da diporto sostenibile per la rottamazione dei motori a combustione in favore di quelli elettrici. Il fondo ammonta a 1 milione di euro per il 2024 e 2 milioni di euro per il 2025 che dovrebbero essere erogati sotto forma di rimborso delle spese sostenute e documentate dai diportisti.
Per ora non è specificato il massimale di spesa previsto dagli incentivi che ricordiamo sono validi sia per i motori elettrici che per il pacco batterie (nel precedente Decreto era il 40 per cento), ma tetti massimi, criteri e modalità di erogazione dei contributi saranno stabiliti dal decreto attuativo.
Ecco come ottenere il rimborso
Per usufruire dell’incentivo ai diportisti che intendono sostituire i vecchi motori termici con un nuovo propulsore ad alimentazione elettrica, basta procedere all’acquisto di motore e relativo pacco batterie, rottamare il vecchio motore e inviare la documentazione con i dettagli della spesa sostenuta.
Attualmente il mercato nautico propone piccoli motori elettrici da 3-5 kW con batteria inclusa che arrivano fino a 2.000 euro. Per motori più potenti, da almeno 10 Kw, il prezzo sale a 5.000 euro e con la batteria si arriva a 10.000 euro. Mentre i propulsori da 20 ai 30 kW possono costare sui 10.000 euro, a cui si deve aggiungere il costo del pacco batteria. Il nuovo “ecobonus” diventa quindi fondamentale per agevolare l’acquisto, ottenere un rimborso importante sui costi sostenuti e spingere sempre più appassionati a dotarsi di soluzioni “green” per navigare in modo sempre più pulito e rispettoso dell’ambiente marino.
4 commenti su “Vuoi il motore elettrico in barca? Ora puoi approfittare dell’ecobonus”
Sono troppi per un motore nautico
Maaaa ci vuole un mutuo x un motore.troppi soldi nn funzionerà mai
sono previsti modelli entrobordi per barca a vela
Vorrei capire come funziona la rottamazione, in quanto non mi pare sia prevista una procedura/legge/rilascio documentazione per motori nautici. Ho già chiesto informazioni ad un centro rottamazione veicoli di Venezia che hanno risposto picche!?