Fuoribordo, ecco 8 cose da sapere sulla nuova generazione

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Benvenuti nell’epoca dei Fuoribordo 2.0: fino a qualche anno fa, all’aumentare della lunghezza della barca, la scelta di un modello entrofuoribordo era d’obbligo, oggi le cose sono cambiate.

Fuoribordo, ecco 8 cose da sapere

Consumi: Grazie ai sistemi di iniezione diretta (e/o programmata elettronicamente) i consumi si sono ridotti di molto negli ultimi anni.

Accelerazione e performance: In pochissimi secondi sarete in planata, in 20 secondi avrete raggiunto la velocità massima. Questo grazie ai “moduli di gestione” digitali integrati nel motore che controllano alla perfezione accelerazione e cambio.

Peso: L’utilizzo di materiali più leggeri come il titanio, affiancato al tradizionale (e affidabile) acciaio inossidabile, oltre che la diminuzione di componenti interni hanno ridotto i pesi dei fuoribordo.

Manovrabilità: Servosterzo intelligente, piedi idrodinamici garantiscono grande facilità di sterzata e stabilità. A basse velocità, potrete usare il joystick e ormeggiare e spostarvi lateralmente in modo semplice grazie a sistemi integrati.

Manutenzione: In alcuni casi non dovrete neanche più rimuovere la calandra per operare i controlli di routine e verificare i livelli dell’olio. La semplicità è totale.

Elettronica: Iniezione elettronica, sterzo elettrico e non più idraulico, controllo del trim automatico. Potrete gestire dati e funzionalità in digitale dal vostro chartplotter. O dal vostro smartphone e tablet!

Elica: Meglio in acciaio o in leghe speciali che in alluminio, per motivi di corrosione. C’è chi offre anche una seconda elica controrotante, per garantire maggior stabilità in navigazione e una spinta in retromarcia più potente.

Estetica e design: Il design gioca un ruolo fondamentale: le linee sono sempre più pulite e areodinamiche, sia per i modelli con pistoni in linea che a “V”. E c’è chi propone personalizzazioni della calandra.

Più cavalli e meno sbattimenti

I fuoribordo sono sempre più potenti, leggeri, facili da utilizzare e in grado di garantire performance e accelerazioni sempre maggiori. Difficilmente le case produttrici non hanno in catalogo modelli da 300 cavalli e oltre (la “punta dell’iceberg” è il Seven Marine di 627 cavalli).

E non sottovalutiamo il fattore manutenzione: dimenticatevi di dover infilarvi in angusti vani motore, nella maggior parte dei casi vi basterà rimuovere la calandra et voilà. Anzi, in alcuni casi – come le gamme di Mercury – esiste la possibilità di controllare lo stato dell’olio senza nemmeno toglierla.

Poi non vi resterà che il “tagliando” (il top sarebbe farlo ogni 100 ore di attività: sostituzione di liquidi, filtro e candele). “Anche per i cantieri”, come ci ha spiegato Ernesto Chiesa di Yamaha, “l’installazione è ormai un gioco da ragazzi, con sistemi elettrici ‘plug and play’ dove è impossibile sbagliare”.

Cosa dovete tener presente quando acquistate un fuoribordo?

La sua potenza, in genere, sarà leggermente inferiore alla potenza massima installabile (sempre indicata dal costruttore della barca), ma questo problema viene meno se acquistate un “package” barca + motore. Poi, dettagli…

Vuoi leggere l’articolo completo? Lo trovi a pagina 106 del N.4 di Barche a Motore

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L'articolo di Barche a Motore in poche parole
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Fuoribordo, otto cose da sapere sulla nuova generazione
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Fuoribordo, ecco 8 cose da sapere Consumi: Grazie ai sistemi di iniezione diretta (e/o programmata elettronicamente) i consumi si sono ridotti di molto negli ultimi anni. Accelerazione e performance: In pochissimi secondi sarete in planata, in 20 secondi avrete raggiunto la velocità massima. Questo grazie ai “moduli di gestione” digitali integrati nel motore che controllano alla perfezione accelerazione e cambio. Peso: L’utilizzo di materiali più leggeri come il titanio, affiancato al tradizionale (e affidabile) acciaio inossidabile, oltre che la diminuzione di componenti interni hanno ridotto i pesi dei fuoribordo. Manovrabilità: Servosterzo intelligente, piedi idrodinamici garantiscono grande facilità di sterzata e stabilità. A basse velocità, potrete usare il joystick e ormeggiare e spostarvi lateralmente in modo semplice grazie a sistemi integrati. Manutenzione: In alcuni casi non dovrete neanche più rimuovere la calandra per operare i controlli di routine e verificare i livelli dell’olio. La semplicità è totale. Elettronica: Iniezione elettronica, sterzo elettrico e non più idraulico, controllo del trim automatico. Potrete gestire dati e funzionalità in digitale dal vostro chartplotter. O dal vostro smartphone e tablet! Elica: Meglio in acciaio o in leghe speciali che in alluminio, per motivi di corrosione. C’è chi offre anche una seconda elica controrotante, per garantire maggior stabilità in navigazione e una spinta in retromarcia più potente. Estetica e design: Il design gioca un ruolo fondamentale: le linee sono sempre più pulite e areodinamiche, sia per i modelli con pistoni in linea che a “V”. E c’è chi propone personalizzazioni della calandra.
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