Plotter e pilota automatico, a volte, sono meglio di un’ottima canna da pesca e di un grande talento. Se poi riuscite a mettere la fortuna dalla vostra parte, allora il gioco è fatto. Si pesca anche con una barca da crociera. Partiamo dal plotter: controllate se è anche fish finder, forse vi manca solo il trasduttore, ovvero quel dispositivo che permette di “scansionare il fondale” e riportarne una rappresentazione grafica anche sullo schermo. L’utilità del fishfinder è immediata, evita di farvi pescare al “buio”.
Un plotter multifunzione con anche il fishfinder. Una soluzione ideale per una barca da crociera. Tutti i dati su un unico schermo. Questo modello è il Garmin GPSMap 7412 uno strumento particolarmente apprezzato per la sua versitilità che, combinata alla luminosità, lo rende ideale per la pesca da neofiti e da esperti. Combinato con il trasduttore per il fondale il gioco è fatto.
Qualche esempio? Se andate a pescare a bolentino (cioè quel tipo di pesca che si fa a fondo da fermi), dovrete cercare delle secche. Spesso sono larghe poche decine di metri e anche avendo le coordinate del Gps diventa difficile, se non impossibile, localizzare lo scoglio corretto. Grazie al fishfinder invece “si legge” la secca, visualizzandola sul plotter e individuando il punto giusto dove pescare. La scarpata della secca è il luogo più indicato, In termini da banchina si dice “scarpata” il punto nel quale il fondale cambia improvvisamente. Infine, se volete pescare a traina, quindi quando la barca è in navigazione, il fishfinder è utile per individuare il branco di prede sotto il vostro scafo. In questo caso potete utilizzare delle esche affondanti o di superficie in ogni condizione, anche sottocosta, perché oltre alle prede potete scandagliare il fondale evitando pericoli.