Un uomo riservato, che preferisce rimanere sconosciuto, è il fortunato proprietario del primo esemplare del Nor-Tech Hi-Performance Boats 420 Monte Carlo con coperta chiusa e motori fuoribordo. L’anonimo di questo sublime 42 piedi, però, ha condiviso un aneddoto che rappresenta perfettamente il carattere unico della sua barca. Lo scafo è stato esposto al raduno annuale della forza vendita di Nor-Tech, che si tiene in Florida e, durante il trasferimento, è successo che “stavo passando sotto un ponte, quando una signora mi ha gridato: ‘Ehi, la tua barca è maledettamente bella!’.
In realtà, la traduzione non è letterale. La parola usata era ben più colorita di “maledettamente”.
Per pochi e non per tutti
Con uno scafo derivato dal Nor-Tech 400 Super Sport (center console), questo 42 piedi unisce, con eleganza, lo stile ultramoderno e il fascino retrò. Tuttavia, non si tratta certo di un modello destinato alla produzione di massa. Il cuore dell’attività Nor-Tech resta centrato sulle imbarcazioni con console centrale. Il 420 Monte Carlo è pensato per chi cerca qualcosa di esclusivo e fuori dagli schemi.
“Non la vedrai in giro ovunque” ha detto il proprietario, grande appassionato del marchio, con alle spalle diverse barche firmate Nor-Tech.
Una barca amante della velocità
Con una potenza totale di 1.500 cavalli generata da tre motori fuoribordo Mercury Racing da 500 cavalli, il 420 Monte Carlo raggiunge senza sforzo gli 80 nodi.
Secondo le parole del proprietario, l’accelerazione a velocità media è impressionante e il tempo per planare è minimo anche grazie all’utilizzo dei flap. La barca rimane sempre stabile e bilanciata, anche se in realtà non ha ancora navigato con mare formato. Il comfort a bordo è comunque garantito da un ampio parabrezza che ha la funzione di deviare i flussi d’aria oltre la testa degli occupanti. Concepita per viaggi rapidi e come un day cruiser, è comunque dotata di una cuccetta matrimoniale sottocoperta, che la rende fruibile anche per qualche finesettimana fuori.
Gli “elementi wow” della Nor-Tech 420 Monte Carlo
Come ogni barca custom che si rispetti, anche questa ha il suo “elemento wow”: un parabrezza elettrico posizionato davanti all’elegante postazione di guida tripla. Un altro dettaglio apprezzabile? Il pavimento imbottito della zona di guida, che rende più comoda la permanenza a bordo.
I gradini modellati nella porta scorrevole della cabina, rivestiti in un materiale effetto legno, facilitano l’accesso al ponte mentre la sezione centrale e i passavanti sono rifiniti con un antiscivolo trasparente. Il vero punto di forza, però, è l’ampio spazio dedicato ad accogliere i passeggeri: due lounge laterali a poppa, la tripla postazione di guida, un prendisole posteriore per tre persone e ulteriori tre sedute verso prua, davanti alla console centrale.
Anche se la potremo vedere solo in foto, possiamo affermare che la signora sul ponte aveva proprio ragione: è davvero una barca “dannatamente” bella.
Federico Lanfranchi
SCHEDA TECNICA – Nor-Tech 420 Monte Carlo
Lunghezza f.t.: 13 m
Baglio max: 3 m
Dislocamento: 5.67 t
Serbatoio carburante: 1.419 l
12 commenti su “Il Nor-Tech 420 Monte Carlo è una barca maledettamente bella”
The Real Person!
Una brutta imitazione del Riva Aquarama con 1.500 cavalli che gridano vendetta contro l’inquinamento marino, scomodo, immagino costosissimo ma che prevedo andrà a RUBA perchè oggi la gente coi soldi è sempre più cafona e ignorante. Complimenti all’ideatore che ne sa di marketing. Cordialità Dario Cusani Napoli Mondo dacus@dariocusani.com
The Real Person!
L’invidia, il peggiore dei peccati capitali, mascherata da ecologia spicciola
The Real Person!
Ha ragione il Sig. Cusani, una barca orrenda, sgraziata, senza stile!
Pericolosissima con il mare grosso!
È UNA BELLA AMERICANATA!!
Da non paragonare con il Nostro “Riva” in tutto è x tutto!
Non confondiamo la “M”………. con la cioccolata!
The Real Person!
Hai ragione!!!!!!
Riva è un’altro mondo…
The Real Person!
Gentile Umberto rispondo a lei come a Carlo aggiungendo che non sapevo che la barca fosse americana dalla quale in italia sono arrivate barche meravigliose e all’avanguardia a cominciare dal Boston degli anni ’60 usato da noi giovani di allora (a Napoli ne circolano ancora molti!). Circa la ciccolata alla mia età (76) non posso più mangiarla, ma mi piaceva molto come quella “M” che ho visto sulla copertina dell’ultimo magnifico libro dello scrittore Scurati che ha ripercorso in modo esemplare la vita di Mussolini oggi molto attuale. Cordialità Dario Cusani
The Real Person!
Sembra la brutta copia del famoso Monte Carlo Offshorer, che all’epoca venne concepito da Carlo Riva sulla base di un progetto americano che aveva due step profondi in carena. Gli esemplari restaurati fanno ancora oggi la gioia di collezionisti di quel genere di runabout – e vanno molto bene! I tre capoccioni dei fuoribordo tutto sono, fuorché eleganti. Solo gli italiani hanno saputo reinterpretare il made in USA in chiave iconica: dal Riva Aquarama (basato sui canotti della Chris Craft ed altri costruttori d’oltreoceano e alchemicamente ridisegnato da Scarani per Riva) agli Spaghetti Western di Sergio Leone…persino i Boston Whaler italiani venivano arricchiti di mogano a vernice dalla Marine Union che li importava. Non parlo delle Lobster Italian Style di Mochi, perché sarei di parte. I norvegesi sono bravi a fare le loro barche, gli italiani per me possono interpretare tutto!
The Real Person!
Tutte stronzate, il mare va goduto non calpestato!!!!
The Real Person!
Gentile Carlo (?) mio padre mi ha insegnato che la prima cosa è presentarsi con Nome e Cognome che nella vita ti distingue da qualsiasi altra persona (come il polpastrello per l’impronta digitale). Al resto non rispondo perchè ognuno è libero di esprimere (almeno fino ad oggi, ma speriamo anche in futuro!) il proprio pensiero in modo rispetoso! Si rilegga il mio post, sono le mie considerazioni, non ho letto le sue! Cordialità Dario Cusani
The Real Person!
Vedecsolo per il nome che porta MONTECARLO dove io risiedo dovete portarle rispetto. Voi afroitaliani. 🤣🤣🤣
The Real Person!
Ottima barca
The Real Person!
Senza i Capitalisti ignoranti l’operaio dei cantieri starebbe e a casa. E l’operaio, per andare a lavorare e in ferie, usa l’auto, che va a benzina, e non l’elettrica, che ce l’ha il Capitalista. Macchina elettrica, che ha fatto l’operaio che va in fabbrica con l’auto a benzina. Auto esclusive, barche esclusive, aerei privati esclusivi, ville esclusive fanno parte di un mondo di “M” ( così definito) che fa girare bilioni di soldi che danno da mangiare a miliardi di persone. Che dire d’altro?
The Real Person!
Chiedo scusa, la “matita” di Carlo Riva era naturalmente il mago Giorgio Barilani, Scarani e’ un’altra storia…pardon.