Le orche a Genova
Ma non è l’unico ad averle avvistate. Ci ha contatto infatti Lucio Ruocco che con la sua barca a vela sabato mattina navigava al largo di Sturla (levante genovese) ed è stato probabilmente uno dei primi ad avvistare i cetacei. “Erano quattro, sicuramente due di grandi dimensioni e due piccoli, si muovevano intorno alla meda che c’è al largo di Sturla. Ci sono sembrate in buone condizioni, anche se abbiamo avuto la sensazione che fossero un po’ disorientate anche perché si muovevano in una zona piena di detriti e tronchi portati dalla pioggia e dalle mareggiate. Abbiamo navigato lentamente al loro fianco, ma a distanza di sicurezza, per un buon tratto“. Da Sturla a Voltri quindi, la rotta del gruppo di orche sembra essere quindi da levante verso ponente, anche se si tratta ovviamente solo di una supposizione.
Non si tratta del primo avvistamento in Mediterraneo, ma il nostro mare non è il loro habitat naturale in quanto questi grandi cetacei vivono in acque decisamente più fredde. L’altro avvistamento in Mediterraneo risale ad alcuni anni fa in Sardegna, ma in queste ore è spuntata fuori una segnalazione dalla Spagna risalente al 19 novembre: nelle acqua di Cartagena erano state avvistati quattro esemplari che nuotavano in gruppo, si potrebbe addirittura presumere si tratti dello stesso gruppo avvistato a Genova. Una comunità di orche abbastanza stanziali risiede nei pressi di Gibilterra, è verosimile che questa entrate in Mediterraneo appartengano a quel gruppo.
Sul fenomeno i biologi e gli studiosi, dopo avere confermato che si tratta inequivocabilmente di orche, non hanno ancora avanzato una spiegazione univoca. In teoria il riscaldamento delle acque del Mediterraneo dovrebbe allontanare questi grandi cetacei, ma non è da escludere che a causa dei cambiamenti climatici questi grandi mammiferi possano essere disorientati e si avventurino su rotte per loro insolite.