Osamu Suzuki, storico presidente dell’omonima compagnia, si è spento il 25 dicembre, all’età di 94 anni a causa di un linfoma. Osamu Suzuki, nato Matsuda, assunse il cognome con cui è passato alla storia dopo aver sposato la nipote del fondatore Michio Suzuki che creò l’azienda il 15 marzo del 1920.
Dal 1967, è stato al comando della Suzuki Motor Company fino al 2021, quando ha passato il testimone al primogenito Toshihiro, rendendola una delle più imprese a conduzione familiare più longeve, caso eccezionale specialmente per il settore automotive, sempre più dominato da logiche di conglomerati e holding.
Suzuki e i motori fuoribordo
Dalla nascita della Suzuki, nel 1920, ci vollero 45 anni perché il marchio giapponese facesse il suo ingresso nel mondo dei motori fuoribordo. Il primo fu il Suzuki D55.
Durante la presidenza di Osamu Suzuki sono state sviluppate e introdotte una quantità di tecnologie sorprendenti. Questo si è riverberato anche nel mercato dei fuoribordo e ha dato un contributo cruciale alla popolarità di questi motori così come li conosciamo oggi.
Guarda qui tutte le tappe più importanti nella storia dei motori fuoribordo Suzuki.
A proposito di Osamu Suzuki
Leader carismatico e deciso, non aveva paura di sporcarsi le mani uscendo dall’ufficio per visitare le varie filiali, sia in patria che all’estero, fra cui l’Italia. Ha trasformato Suzuki nell’attuale colosso internazionale, sapendo leggere i cambiamenti tecnici e culturali cui andava incontro la società.
Come i suoi colleghi giapponesi, abbandonato il diesel come fonte di alimentazione, era tuttavia rimasto cauto sul full electric, preferendogli una vasta gamma di soluzioni ibride, più o meno elettrificate. E chissà che questa filosofia non verrà applicata anche nel mercato nautico.