Pacific Omega 78 (23 m): con un pieno fai 2.000 miglia e giri il mondo

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento a Barche a Motore cartaceo + digitale e a soli 39 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Pacific Omega 78
Pacific Omega 78

Navigare intorno al mondo prendendosi il proprio tempo per esplorare in lungo e in largo: un sogno per tanti, una realtà concreta per molti meno. Una realtà, però, non impossibile, con le giuste disponibilità. A farci fantasticare, in questo caso, l’accoppiata Trimm Design e Pacific Shipyards, due realtà olandesi attualmente impegnate nella costruzione del Pacific Omega 78, un explorer di 23.5 metri progettato per un viaggio intorno al mondo della durata di 5 anni… 


Potrebbe interessarti:

 


Pacific Omega 78

Concepito da Trimm Design con l’avventura in mente, si tratta di un luxury-expedition yacht, un 78 piedi per spedizioni di lusso, e il progetto non si smentisce. Comfort in abbondanza, alti bordi liberi sposati con un’eleganza di linee non indifferente e volumi d’eccellenza, combinazione di ampie aree per la vita di bordo e 3 cabine di lusso per ospitare fino a 6 persone, oltre all’equipaggio. Debutterà al Cannes Yachting Festival 2025 ma, nell’attesa, ecco il nuovo globetrotter in anteprima.

Pacific Omega 78
Pacific Omega 78

Pacific Omega 78 – Volumi esterni

L’obiettivo con cui  l’Omega 78 prende forma è relativamente semplice: creare uno scafo capace di combinare lusso, comfort ed eleganza con tutte le qualità fondamentali ad un explorer destinato a girare il mondo. Un brief che si riflette visibilmente nelle scelte progettuali da cui prende forma, a partire dalle linee dell’opera morta, con un alto bordo libero prodiero, dritto di prua verticale e tanta attenzione alla vivibilità degli spazi esterni, con volumi destinati non solo a soddisfare l’occhio, ma anche a proteggere gli stessi, deflettendo onde e spruzzi, a tutto vantaggio di una coperta vivibile anche in condizioni marine complesse. A prua, protetta dall’alta murata, trova così posto un’area conviviale ribassata, un salottino open air con tavoli e divani, per godere dell’avventura in prima fila.

Pacific Omega 78

È a poppa, però, che gli esterni offrono la maggior parte dei loro volumi, con una prima zona al ponte principale, dove prendono vita pozzetto e beach area. Un ponte più in alto, invece, una seconda terrazza poppiera affaccia sul mare, ospite, questa volta, di una lounge area e di una cucina esterna con piano bar. Sempre qui, a poppa, il posto per un rib e, a prua, invece, la wheel house, ovvero la plancia di comando dell’Omega 78, completa di nav-station, salottino e cabina di guardia.

Uno sketch della wheelhouse e della lounge prodiera

Pacific Omega 78 – Volumi Interni

È però ai due ponti inferiori che prende davvero vita l’esperienza, con un’enorme salone al ponte principale, completo di aree lounge, zone pasto e spazi dedicati al convivio. Sempre qui trovano posto anche la cucina ed una seconda cabina singola, mentre, a prua, a tutto baglio, trova spazio la prima grande cabina ospiti di bordo, matrimoniale e con servizi privati.

Il Ponte principale

Al ponte inferiore, invece, l’intero spazio è dedicato a due sole cabine, un’armatoriale e una VIP, entrambe complete di ogni comfort, a tutto baglio e perfette per lunghi soggiorni a bordo.

Uno sketch del salone al main deck

Pacific Omega 78 – Motorizzazione e prestazioni

Essendo uno scafo pensato per girare il mondo in totale sicurezza, il primo elemento cardine è dato dai volumi. Alti e ben ragionati nell’opera morta, tanto quanto ancor più studiato in termini di opera viva, con una carena dislocante mirata a massimizzare la sicurezza, aiutando nell’affrontare mari difficili e le situazioni complesse in cui lo scafo potrà trovarsi a navigare. L’autonomia fa a sua volta la sua parte, con oltre 22 mila litri di serbatoio carburante… sufficienti per passare periodi di navigazione prolungata in autonomia. A spingere il tutto, invece, una coppia di motori John Deere da 326 cavalli l’uno, sufficienti per velocità massime di 12 nodi e regimi di crociera di 8 nodi. L’autonomia di crociera arriverà a toccare le 2.000 miglia nautiche alla velocità  di 8 nodi.

Layout del ponte inferiore

Pacific Omega 78 – Scheda tecnica

Lunghezza Fuori Tutto (LOA) 23.58 m
Baglio Massimo (Bmax) 6.96 m
Pescaggio 1.6 m
Motorizzazione 2x John Deere 326 cv
Velocità Massima 12 kn
Velocità di Crociera 8 kn
Autonomia 2000 mn a 8 kn
Serbatoio carburante circa 22.700 litri (6.000 galloni)
Cabine 3 +2
CE A
Tipologia di carena Dislocante
Progetto Trimm Design
Cantiere Costruttore Pacific Shipyards
Contatti Trimm Design

  • Potrebbe interessarti anche:

Sirena 48 Hybrid, il trawler ibrido per la crociera sostenibile (16 m)

 

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

6 commenti su “Pacific Omega 78 (23 m): con un pieno fai 2.000 miglia e giri il mondo”

  1. La scheda tecnica dice “autonomia 2000 nm” a 8 kn”
    Com’è che 2000 miglia nautiche diventano 5000 mihlia?

    1. Criticità nelle proporzioni : Opera viva 1,6 mt, opera morta direi sugli 8 mt.
      La sua posizione di massima stabilità è quando è capovolta.
      Mah, questi progettisti dei ferri da stiro mi lasciano sempre perplesso: immaginatevi una onda frangente di 4 mt al mascone cosa gli combina…. Dubitate gente dubitate e pensate alle proporzioni dei pescherecci che devono affrontare il mare aperto… Li si vede la serietà di un progetto…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Sei già abbonato?

Iscriviti alla nostra Newsletter

Entra nel Club del Giornale della Vela

Le barche a motore, le sue storie, dal piccolo open ai motoryacht. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevere ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”.

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Ecco il joystick Mercury anche per il fuoribordo singolo – TEST

I sistemi di controllo via joystick sono ormai un must-have sulle barche di più alto livello. Mercury ha deciso di dare questa opportunità di pilotaggio anche alle installazioni monomotore. Naturalmente, con un solo piede poppiero, non bisogna aspettarsi le evoluzioni