Patente nautica: è allarme tariffe. Maxi-stangata in arrivo nel 2025?

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PatenteNautica tagliata fuori LNI
Nuova patente nautica – L’analisi a due anni dall’entrata in vigore del decreto ministeriale

La patente nautica ha un costo eccessivo? I prezzi per prendere la patente nautica rappresentano da sempre un ostacolo importante per tante persone. Un problema che limita l’accessibilità e che viene visto come un balzello più che come un contributo necessario ad acquisire una conoscenza e padronanza completa.

Da una parte il 2024 ci ha portato, con il nuovo Regolamento di attuazione del Codice del Diporto, la patente nautica D1, il “patentino che permette a partire dai 16 anni di età la navigazione diurna entro 6 miglia dalla costa con natanti fino a 10 metri (dai 18 anni, con imbarcazioni fino a 12 metri) e con massimo di 115 CV di potenza. Un’abilitazione semplificata destinata a dare nuova linfa al mercato delle patenti nautiche.

L’altra faccia della medaglia, però, rischia di provocare l’effetto opposto: parliamo della stangata delle nuove tariffe “minime” obbligatorie per tutte le patenti nautiche.

La stangata sulle patenti nautiche: quanto costano

Introdotte nel 2023 con il “Regolamento recante la disciplina delle scuole nautiche” erano passate inosservate, ma andranno in vigore a settembre 2025 e la conseguenza sarà di un aumento generalizzato a danno degli utenti e in barba al principio della libera concorrenza.

Basti dire che un corso per la patente A “senza limiti dalla costa” non potrà costare meno di 1.400 euro (incluse 5 uscite di un’ora) e per ogni uscita pratica in più bisognerà sborsare non meno di 90 euro per un’ora.

Prezzi molto superiori (anche il doppio) di tante offerte attualmente praticate sul mercato. Lo stesso tariffario minimo, per dire, non è previsto per le autoscuole (che spesso svolgono anche attività di scuola nautica). Due pesi, due misure?

La nostra proposta:

Abolire il tariffario minimo per le scuole nautiche. In alternativa, rivedere la tariffe (sensibilmente) verso il basso.

I temi dei prossimi episodi:

  • Registro telematico
  • Porti turistici e posti barca
  • Riserve marine
  • Bandiera estera: italiana o straniera?
  • Patente nautica: è allarme tariffe
  • Patente nautica su app
  • Patente nautica europea
  • Regioni: risorsa per il diporto
  • Natanti all’estero
  • Kit Pronto Soccorso
  • Nautica sociale
  • Promozione della nautica
  • Controlli in mare
  • Zattere di salvataggio

Guarda qui tutti gli episodi usciti

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8 commenti su “Patente nautica: è allarme tariffe. Maxi-stangata in arrivo nel 2025?”

  1. Augusto

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    Buongiorno, in merito all’articolo, credo ci sia un errore nella seguente frase: “…Prezzi molto superiori (anche il doppio) di tante offerte attualmente praticate sul mercato. Lo stesso tariffario minimo, per dire, non è previsto per le autoscuole (che spesso svolgono anche attività di scuola nautica). Due pesi, due misure?…”
    Il Decreto n. 142 del 30. agosto 2024 al quale fate correttamente riferimento e che sarà definitivamente operativo da ottobre 2025, riguarda esclusivamente le Scuole Nautiche (comprese la autoscuole autorizzate anche come Scuole Nautiche); forse intendevate i CIN (Centri di Istruzione nautica)! questi ultimi non hanno un un prezzo minimo imposto…
    Buon lavoro

    1. Gianenrico

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      Gentile Sig. Augusto, npn so come si regoli la FIV o la M.M., ma la Lega Navale ha un tariffario (2016) che prevede costi tra 700 e 900€, salvo deroghe autorizzate.

    2. Fabrizio

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      Buongiorno Augusto, in realtà l’esempio-confronto che volevamo fare è proprio quello con le autoscuole, dove per i corsi di guida non sono previste tariffe minime nazionali a differenza di quanto avverrà con le scuole nautiche. I Centri di Istruzione Nautica, come correttamente osservato, seguono altre regole.
      Fabrizio Coccia

  2. Piero

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    Desidero dire solo questo……Ancora più pericoli in mare… In breve tempo bastano 5 ore e sei già un capitano… Stiamo veramente al limite. Tutto questo per recuperare soldi… Nuovi motori… Nuove patenti nautiche…….molti scogli già tremano..

  3. Nunzio

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    Bisognerebbe fare un anno almeno, a fianco ad un marinaio professionista poi FORSE si potrebbe prendere la patente nautica.

  4. Piergiuseppe torrente

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    Salve dopo quanto tempo scadono i documenti dell’iscrizione? che tempi di validità hanno? Sono illimitati i tempi dopo l’iscrizione o dopo un tot di tempo scadono e bisogna rifare di nuovo tutto dall’inizio grazie aspetto riposta

  5. Stefano

    The Real Person!

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    Forse è opportuno ricordare che le scuole nautiche, a differenza dei CIN o di quelli che si spacciano per CIN sono delle imprese, pagano le tasse, hanno dei costi per il mantenimento delle sedi, delle barche che devono per legge avere determinate caratteristiche, dei posti barca, hanno dei dipendenti che sappiamo bene alle imprese costano il doppio di quello che poi risulta essere il loro stipendio, hanno istruttori ed insegnanti con determinate qualifiche e che giustamente pretendono che il loro lavoro venga retribuito il giusto. Se dobbiamo cambiare lo smartphone spendiamo 1500€ senza lamentarci, se andiamo a fare una visita privata spendiamo 180€ per un quarto d’ora di visita, se abbiamo un guasto alla macchina spendiamo 60€/70€ all’ora di manodopera, se prendiamo in locazione un gommone per mezza giornata spendiamo 400€ e la benzina la paghiamo a parte e non ci lamentiamo, ma se facciamo 1 ora in barca con un istruttore qualificato e spendiamo 90€ è una follia. Certo che siamo strani eh…

  6. Marco

    The Real Person!

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    Buongiorno a tutti e buon inizio anno!
    Io credo che quando si parla di patente nautica, occorre mettersi d’accordo su alcuni punti fermi:
    si vogliono bravi comandanti in mare? allora servono corsi formativi fatti bene!
    Si vogliono costi bassi? allora non possiamo lamentarci di poche ore di lezione e dei pericoli che ci troveremo in mare!

    Quello che per alcuni sono costi, molti li considerano investimenti, quelli che per alcuni sono perdite di tempo, altri li considerano opportunità, dipende da quale punto di vista si osserva la questione.

    Sicuramente, un servizio di qualità offerto da professionisti del settore non improvvisati quali sono le imprese scuole nautiche non può avere un investimento inferiore a qualsiasi corso formativo serio
    Il resto, è solo propaganda, i prezzi non sono aumentati affatto considerando che il tariffario a cui si fa riferimento tiene in considerazione una serie di costi che in Italia sono di gran lunga più alti.
    Poi se c’è chi riesce a fare lezioni in barca da 1h facendoli pagare solo 50 €, sarà semplice per agenzia delle entrate e GdF poter accertare eventuali illeciti amministrativi, visti i costi del carburante e i consumi dei motori delle barche, visti i costi del personale e, soprattutto, i costi di gestione di una barca.
    Come mai nessuno parla degli onerosi costi che ci sono per l’ormeggio, per gli accessori, per l’acquisto di barche nuove e soprattutto l’usato che è alle stelle?
    E ci andiamo a lamentare per qualche centinaia di euro di investimento sulla formazione dei futuri comandanti di unità da diporto sino a 24 metri di lunghezza?
    Ci trovo molta faziosità e poca oggettività sull’articolo e su tanti commenti che girano sui social, chissà perché!?

    Buon Vento!

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