Con l’avvento dei motori elettrici, la cui potenza commerciale è espressa in watt (il cui multiplo è il kW ovvero 1000 W) anziché cavalli vapore, potrebbe sorgerci il dubbio se, e oltre che potenza, la patente nautica sia necessaria. Abituati ad associare il limite dei 40 CV alla potenza massima dei motori per cui la patente è obbligatoria e non essendo a tutti ben chiaro cosa esprimono queste sigle, facciamo chiarezza.
Cavalli vapore (CV) e watt (W): cosa sono e cosa hanno in comune
Il cavallo vapore è un’unità di misura che viene utilizzata per indicare la potenza fisica dei mezzi di trasporto a motore. Nasce all’inizio della rivoluzione industriale per farsi un’idea della produttività dei macchinari a motore, cioè quanti cavalli potessero essere sostituiti dalla macchina. Equivale al sollevamento di un peso di 75 kgf (chilogrammi forza, quello che noi chiamiamo kg, anche se è una definizione impropria) alla velocità di un metro al secondo.
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Pur essendo di uso comune, il cavallo vapore non è un’unità di misura del Sistema Internazionale e, poiché il suo valore in passato cambiava da paese a paese (l’horsepower britannico era calcolato diversamente) e il suo simbolo era diverso a seconda della lingua, una direttiva del Consiglio Europeo ne ha vietato l’uso in favore del watt (anche del kgf, ndr). Il watt è l’unità di misura della potenza del Sistema Internazionale, deve il suo nome a James Watt per il suo contributo nello sviluppo della macchina a vapore.
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La conversione dei motori elettrici: da CV a W
Convertire da CV a W è abbastanza semplice, basta moltiplicare per 0,735 (circa) il valore dei cavalli vapore. Così facendo 40 CV sono 29,4 kW. Per l’operazione inversa basterà dividere per 0,735. Questo ci aiuta a capire quanto potente sarà il motore elettrico, il cui valore normalmente è espresso in chilowatt (kW).
Quando la patente diventa obbligatoria
Il Codice della nautica da diporto (D.Lgs N. 171/2005), dovendosi uniformare alla direttiva europea, all’articolo 39 comma 1, lettera b) ci dice che è obbligatoria la patente nautica “con potenza superiore a 30 kW o a 40,8 CV“.
Giacomo Barbaro