Passato il polverone che ha sollevato il servizio di Striscia la Notizia sul caso patenti per la conduzione di fuoribordo 40 cavalli, facciamo un po’ di chiarezza.
Rispondiamo a chi ci ha scritto mail preoccupate: non è vero che per tutti i motori di tale cilindrata sarà necessaria la patente, anzi, ad essere penalizzato, nello specifico, è un solo modello. Come è possibile? Vi anticipiamo che è tutto “per colpa” di una parolina magica.
Partiamo dalle differenze tra la vecchia normativa e la nuova, stabilite dall’Art. 29 del decreto legislativo “Modifiche e integrazioni al capo IV del titolo II del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. In questo caso si interviene sull’articolo 39.1 del Codice della Nautica, quello che disciplina gli obblighi di patente nautica.
Cosa diceva la vecchia normativa al punto b)? Che la patente nautica è obbligatoria…
“…per la navigazione nelle acque interne e per la navigazione nelle acque marittime entro sei miglia dalla costa, quando a bordo dell’unità sia installato un motore avente una cilindrata superiore a 750 cc se a carburazione a due tempi, o a 1.000 cc se a carburazione a quattro tempi fuori bordo o se a iniezione diretta, o a 1.300 cc se a carburazione a quattro tempi entro bordo, o a 2.000 cc se a ciclo diesel, comunque con potenza superiore a 30 kw o a 40,8 cv”.
Invece ecco il testo della nuova, entrata in vigore dal 13 febbraio scorso:
“…Per la navigazione nelle acque interne e per la navigazione nelle acque marittime entro sei miglia dalla costa, quando a bordo dell’unità è installato un motore di cilindrata superiore a 750 cc se a carburazione o iniezione a due tempi, o a 1.000 cc se a carburazione o a iniezione a quattro tempi fuori bordo, o a 1.300 cc se a carburazione o a iniezione a quattro tempi entro bordo, o a 2.000 cc se a ciclo diesel non sovralimentato, o a 1.300 cc se a ciclo diesel sovralimentato, comunque con potenza superiore a 30 kW o a 40,8 CV”.
IL MOTORE “INCRIMINATO”
Come avrete notato, l’aggiunta della parola “iniezione” cambia le carte in tavola per quanto riguarda i due tempi: non sono molti i modelli di fuoribordo che presentano queste caratteristiche, ma uno famoso c’è. E’ l’Evinrude e-Tec 40 cv, che è a iniezione diretta e conosce una certa diffusione nel panorama diportistico. In teoria, sulla base della nuova normativa sarebbe fuorilegge.
Un problema per che penalizza Evinrude ma soprattutto i possessori del motore in questione, come ha testimoniato un lettore sul Giornale della Vela:
“…Il motore in questione è soltanto uno e solo di una casa costruttrice (Evinrude 40 cv e-tec), sebbene siano anni che è in commercio ora questa normativa penalizza tutti coloro che lo possiedono e non hanno la patente… infatti fino a qualche mese fa la guida era”libera”.
Io ho acquistato il suddetto motore pochi giorni prima dell’uscita di questa modifica normativa..non ho la patente come la stragrande maggioranza di coloro che lo possiedono magari da anni. Conclusione. barca in cantiere in attesa di un ragionevole dietro front… Spero che questa mia “precisazione” possa essere utile x riportare le cose come erano fino a poco tempo fa…”
1 commento su “Patenti nautiche e fuoribordo 40 cavalli, facciamo chiarezza”
Gradirei sapere se esiste un sito, un indirizzo per poter protestare contro questa vera e propria angheria da parte del governo .
La ditta poi, mi ha informato con una lettera senza darmi nessun supporto per far sentire la voce di una giusta protesta. Sono deluso.
Luigi