Ecco il nuovo gozzo ligure per la stagione 2025: Patrone 45′. È il secondo modello nato dalla collaborazione tra il cantiere navale Patrone Moreno e Tommaso Spadolini. La tradizionalità del gozzo declinata in chiave moderna con una grande attenzione ai layout, ai materiali e alle finiture. Nasce così un 14 metri molto interessante che offre spazi XL in coperta, ma che nasconde all’interno delle cabine con ampi volumi e una ricercatezza importante nei materiali come ad esempio il mobilio in teak e i tessuti naturali in lino e seta.
Guarda qui il video e scopri com’è fatto e il prezzo
PATRONE 45
Siamo saliti a bordo per raccontarvi più da vicino quello che caratterizza questo gozzo. Layout modulabile del pozzetto che può essere scelto in tre versioni:
- C lounge, con una grande dinette e seduta a C trasformabile in prendisole, oppure
- Y sofa, con un prendisole con dinette esterna, o ancora
- LL chaise-longue,, con due solarium longitudinali alle murate, utilizzabili anche come sedute per i due tavolini adiacenti
Sono tutte opzioni interessanti che permettono all’armatore di poter scegliere la miglior configurazione in base alle sue esigenze. Questo è possibile anche sottocoperta dove i layout disponibili sono addirittura sei a partire da tre configurazioni base:
- Family, con tre cabine
- Friends, con due cabine
- Couple, con tre cabine
In ognuno di questi casi c’è sempre un secondo bagno e, inoltre, queste opzioni includono cabine bagno di diverse dimensioni, una seconda cucina e/o una dinette open space.
Com’è motorizzato questo gozzo di 14 metri
Tra i punti “forti” dei gozzi c’è la marinità, essendo discendenti diretti delle barche che i pescatori utilizzavano per affrontare il mare. Qui abbiamo una carena che nasce dai modelli precedenti del cantiere ed è spinta da una trasmissione V-Drive e da una coppia di turbodiesel Yanmar da 440 cv l’uno con la quale raggiunge 31 nodi di velocità massima e 18-23 nodi di crociera.
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6 commenti su “Patrone 45 è il gozzo elegante con interni da sogno! Com’è fatto e il prezzo”
The Real Person!
Fantastico tutto, meno il prezzo. E suppongo i consumi. Mi meraviglia, ma noto che è così per la grande maggioranza dei marchi italiani, che non sia presente l’ibrido, o qualche soluzione che si avvicini alle esigenze di una navigazione più ecocompatibile. Mi chiedo perché.
The Real Person!
Perché forse i diportisti non sono così imbecilli da credere al green. Per quello bastano i velisti
The Real Person!
Concordo pienamente.
Continuano a credere nell’elettrico.
Mah????
The Real Person!
Nel senso che quelli intelligenti sono contenti di consumare 100-150 litri gasolio l’ora? Bah
The Real Person!
Fino a che non inventeranno la frenata rigenerativa o il recupero dell’energia in discesa le barche ibride non avranno senso neanche per chi crede alla favola del Green.
The Real Person!
Il green parte dal cantiere da come smaltiti i residui sennò che green è