Pershing, un colosso ormai evocativo di sensazioni e stili ben specifici: scafi slanciati, linee sportive ed eleganti, lusso e divertimento. Un’eredità che il brand si porta dietro da quasi quarant’anni, quando uno scafo ben preciso prese vita, cambiando tutto. Era il 1985 e veniva varato un incredibile progetto di Fulvio De Simoni, un 13.8 metri sportivo e cabinato, capace di 37 nodi e di rivoluzionare il mercato. Il Cantiere Navale dell’Adriatico lanciava il Pershing 45, un’icona allora, un cult tra le Classic Boat oggi.
Pershing 45, il primo Pershing di sempre
Subito, però, un passo indietro. Cantiere Navale dell’Adriatico? Sì, perché non forse tutti sanno che Pershing non nacque subito come Pershing. Originariamente, infatti, il nome indicava la linea a sportiva a motore del CNA (produttore anche di scafi one-off a vela), poi divenuta brand a sé stante del 1998, con l’acquisizione del marchio da parte del Ferretti Group. Excursus a parte, il Pershing 45 fu uno scafo eccezionale per il 1985, forte di 3 cabine, per un totale di 6 posti letto, 3 bagni e arredi e comfort d’eccezione, con un piano di coperta tanto sportivo quanto ben pensato. Insomma, con il 45 nasceva una tipologia di scafo destinata a dar vita ad un segmento a dir poco longevo. Ecco il Pershing 45, quasi 40 anni dopo.
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Pershing 45 – Progetto
Il Pershing 45 è senza dubbio tra le mie ultime realizzazioni quella più stimolante e professionalmente qualificante [dichiarava Fulvio De Simoni all’uscita], uno scafo in kevlar e composito realizzato secondo le tecniche applicate nel mondo della competizione, equivalenti a restistenze ben superiori a quelle di un manufatto “tradizionale” e con pesi sensibilmente inferiori […] Ma il suo punto di forza sta forse nella sua capacità di saper unire linee piacevoli ed eleganti con una notevole abitabilità, componenti che, unite, non sono così facili da reperire come caratteristiche…
Prodotto in due versioni, Open e Flybridge, il Pershing 45 veniva alla luce in un panorama già abituato agli scafi da velocità e alle barche sportive, ma non ancora uso alla possibilità di avere queste, unite con una notevole vivibilità. Qualità che il Pershing 45 fece subito sua, aprendo un sentiero incredibile per la gamma a venire. Costruito in Sandwich, ad eccezion fatta per la carena, realizzata invece in stratificato a tessuto di kevlar, il 45 vanta una carena a V medio-profonda con larghi pattini esterni laterali (per un buon sostentamento alle medie velocità), e quattro pattini interni longitudinali, realizzati specialmente per la zona poppiera, aumentando così la manovrabilità complessiva e migliorando la virata.
Pershing 45 – Coperta
Spostando l’attenzione al look e al layout della coperta, innanzitutto, in tipico stile anni ‘80, l’ampia prua, sgombra, interamente flush e fruibile come prendisole in tutta la sua lunghezza (circa metà dello scafo). In pozzetto, invece, dietro il parabrezza, subito la postazione di timoneria –rialzata, per migliorare la visibilità– servita da doppi divanetti.
Appena a poppa, invece, il pozzetto arredato, con ampio divano a L e tavolo centrale (trasformabile in prendisole) e piano bar a murata. Appena oltre, sullo specchio di poppa, una superficie piana trasformabile in solarium, e la scaletta, per facilitare bagni e risalite a bordo. La differenza tra i modelli, qui, risiede esclusivamente nelle sovrastrutture, completamente assenti nella variante open, e con Top rigido e apribile nella seconda casistica. Cambiano, invece, gli interni, come vedremo subito.
Pershing 45 – Interni
Per essere uno scafo sportivo e slanciato, il Pershing 45 colpì subito per volumi e vivibilità di bordo. Sfruttando gli oltre 4.2 metri di baglio, infatti, De Simoni seppe creare un layout ed uno spazio inaspettato, offrendo, uno standard di tre cabine matrimoniali doppie e tre bagni, oltre alla cucina interna con salottino.
Nel caso specifico della versione Open, opzionalmente, la terza cabina, quella all’estrema poppa, era altrimenti trasformabile in tender garage, a discrezione dell’armatore.
Pershing 45 – Motorizzazione e Performance
Venendo, infine, alla componente propulsiva, le opzioni offerte al momento del lancio comprendevano tre distinte motorizzazioni: in un primo caso, una coppia di Caterpillar da 380 cavalli l’uno, opzionalmente sostituibili da 2 Cummind sa 425 cavalli, o da 2 Gm da 435 cavalli. In termini di performance, invece, la velocità massima prevista era di ben 37 nodi, con 32 nodi come velocità indicata per il regime di crociera. A servire il tutto, oltre 1300 litri di serbatoio carburante.
Pershing 45 – Scheda Tecnica
Anno di Varo | 1985 |
Lunghezza Fuori Tutto (LOA) | 13.8 m |
Baglio Massimo (Bmax) | 4.22 m |
Pescaggio (Draft) | 1.10 m |
Dislocamento | 10.5 t |
Motorizzazioni Originali | 2x Caterpillar 380 cv
2x Cummins 425 cv 2x GM 435 cv |
Velocità Massima | 37 kn |
Velocità di Crociera | 32 kn |
Capacità Serbatoi Carburante | 1300 lt |
Cabine | 3 |
Cuccette | 6 |
Bagni | 3 |
Progettista | Fulvio De Simoni |
Cantiere | CNA (Cantiere Navale dell’Adriatico) > Pershing |
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1 commento su “Classic Boat Cult: il Pershing 45, il primo Pershing di sempre (13.8 m)”
The Real Person!
Io avrei ricordato anche i fondatori dei cantieri che sono stati Tilli Antonelli e fausto filippetti, gli attuali proprietari hanno solo raccolto un’eredità, bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare