Pesca dalla barca in inverno, ecco perché è meglio il bolentino

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La pesca dalla barca in inverno può essere molto redditizia con una tecnica dinamica e semplice. La stagione fredda non è quella dove mettere in soffitta l’attrezzatura. Tutto il contrario. All’arrivo dell’inverno si moltiplicano le possibilità di fare catture importanti, soprattutto grazie al bolentino. Una delle più semplici tipologie di pesca dalla barca e per la quale basta una piccola barca, un’attrezzatura anche di fascia medio-bassa, una buona strumentazione elettronica ed il gioco è fatto.

Pesca dalla barca in inverno: guida al bolentino

Possiamo praticarlo anche a poca distanza dalla costa o su secche medio profonde, mentre un capitolo a parte merita il più complicato bolentino di profondità. Su batimetriche che vanno dai 20 ai 70-80 metri si possono infatti fare pescate eccezionali, spendendo poco e divertendosi molto. Le prede possono essere poi molto pregiate, la grande famiglia degli sparidi è il “menù principale” ma possono esserci sorprese notevoli come le cernie, gli scorfani, i dentici e tanto altro.

Il bolentino è poi una pesca dinamica che può essere praticata con attrezzatura medio leggera, ancorandosi o anche in corrente a seconda delle condizioni del mare. Si usano esche naturali e in inverno sono preferibili quelle più consistenti: spazio soprattutto a calamaro e seppia, ma anche sarda e gambero, poi nei mesi più caldi gli anellidi saranno una valida alternativa. Cruciale è individuare una corretta zona di pesca: una franata del fondo, una serie di scogli che emergono in una zona sabbiosa, una parete di roccia, un relitto sommerso. Il bolentino si pratica con maggiore successo in questi contesti e per questo ci servirà la conoscenza della zona o un buon ecoscandaglio a fornirci il necessario supporto.

CANNA E MULINELLO

Canne dai 2,5 metri ai 5, meno fondo ci sarà e più lunga e sensibile sarà la canna. Per un bolentino oltre i 50 metri è consigliabile una canna di 3 metri con un’azione non inferiore ai 50-150 grammi e un mulinello superiore ai 5000.

FILO E TERMINALI

In bobina meglio montare il tracciato lo 0.20- 0.25: farà il suo lavoro su profondità inferiori ai 70-80 metri. Come finali per i braccioli meglio non rischiare a causa degli scogli che possono tagliarli, non sotto lo 0,25.

ANCORA
Consigliabile un modello con le marre pieghevoli.

FISHFINDER
Il campione di pesca Antonello Salvi ci consiglia il Garmin Striker Plus 7sv.

ESCHE
Calamaro, gambero e sarda quelle principali.

METEO E ORARI

Alba e tramonto sono da preferire, ma anche la notte piena può regalare sorprese. Il mare lievemente mosso può essere un aiuto.

SPOT

Evitare le zone piatte, preferibili i relitti, le scarpate, le pareti o gli scogli tra la sabbia.

PREDE
Principalmente gli sparidi ma anche qualche sorpresa come la cernia o gli scorfani.

Antonello Salvi spiega i segreti della traina costiera

Photo by: www.bostonwhaler.com

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