Ci siamo fatti raccontare da un grande pescatore, Riccardo Fracchia, come riesce a prendere “alla traina”, con grande successo, dalla sua barca in estate. Ecco i suoi consigli: tenetene conto!
Pesca dalla barca: ecco i consigli del marinaio
Nella traina d’altura bisogna considerare velocità e “armi”. Navigate tra i quattro e gli otto nodi e considerate una dimensione delle esche abbastanza grande per permettere al pesce di grande taglia di vederle e sentire le turbolenze create dall’esca con maggiore rapidità. Navigando per molte miglia ogni anno sarei veramente sciocco a non trainare un paio di esche. Quindi nel tempo ne ho sperimentate di tutti i colori modi e misure.. Ormai ho un fedele e mitico alleato che è sempre la mia scelta prediletta con qualsiasi meteo e velocità. È il rapala da 14 cm testa rossa, al quale aggiungo un piombo a sigaretta da ottanta-centoventi grammi bloccato da una girella in inox con salvanodo, a dieci metri di distanza dal rapalà, per favorirne l’affondamento e creare bolle d’aria che incuriosiscono il pesce.
Lasciando la prima delle due canne, armate in modo identico, a 80 metri dalla poppa in scia e una seconda a 150-170, fuori dalle turbolenze create dall’effetto evolutivo dell’elica. Con questa tecnica ho ottenuto grandi catture e soddisfazioni, in alcuni casi cosi in grande abbondanza da scontrarmi con i miei principi. Spesso mi sono forzatamente limitato nella pesca perché il fabbisogno di bordo per l’intera settimana veniva coperto con pochi minuti di pesca nel posto giusto. Grandi lampughe, grosse palamite e tonni di varie specie hanno attaccato le nostre esche.