Abbiamo provato il Pirelli 35, gommone natante da 43 nodi – IL TEST

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Pirelli 35
Pirelli 35

Comodo come un walkaround, sportivo come un gommone. L’ultimo progetto di Tecnorib è un concentrato di stile e potenza. Dopo il successo del Pirelli 42 lanciato nel 2020 da Tecnorib, licenziatario del marchio Pirelli, è arrivata subito dopo una versione più piccola, ma altrettanto accattivante: il Pirelli 35, natante walkaround di 11 metri.

Di cosa parleremo in questo articolo:

Pirelli 35 Tecnorib

Sono andato a Varazze per provarlo con un’esperienza molto utile alle spalle: a Genova, al Salone Nautico 2020, avevo già testato proprio il Pirelli 42. Il Pirelli 35 è una barca sportiva anche perché il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Mannerfelt Design Team, studio che nella sua storia ha vinto ben 25 campionati mondiali con le proprie barche da gara. Una delle peculiarità della carena del Pirelli 35 è di essere dotata di un doppio step, cioè avere due gradini lungo l’opera viva che tra la superficie dell’acqua e la carena stessa creano una sacca d’aria che funziona da cuscino. Il primo risultato è un attrito ridotto che comporta consumi più bassi e una velocità di punta maggiore.

Dalla linea si capisce che l’armatore tipo di questo gommone dovrà essere un amante delle prestazioni e del design.
Con Pirelli è passato alla storia il messaggio che la potenza è nulla senza il controllo. Con questa nuova unità, Tecnorib non tradisce la storica massima del marchio Pirelli. Prima di approfondire le sensazioni in navigazione di questo gommone, saliamo a bordo per capire com’è stata declinata su sette piedi in meno la filosofia del walkaround moderno di Tecnorib.


Pirelli 35 – Layout di coperta

Su questo modello si ha la sensazione che a bordo ci sia molto spazio a partire dalla piattaforma di poppa. La versione che ho provato a Varazze è motorizzata con due MerCruiser da 300 cavalli ciascuno (totale 600 cavalli) con trasmissione sterndrive, soluzione che consente di sfruttare tutta l’estensione della grande spiaggetta. Questa, oltre a una scaletta, mette a disposizione anche due gavoni per lo stivaggio di cime, per esempio d’ormeggio, o per quello che è utile avere vicino quando si sale e scende dall’acqua, come una sorta di beach-area in miniatura. Nella versione fuoribordo questo spazio risulta senza dubbio più sacrificato, ma non del tutto, anche perché i motori, installati all’estrema poppa, lasciano intorno una superficie calpestabile piuttosto estesa.

In generale lo spazio di movimento sui camminamenti laterali è tanto, anche davanti al prendisole di prua, il che rende facile muoversi in libertà e sicurezza, qualunque sia il punto che vogliamo raggiungere a bordo. Il Pirelli 35 provato ha una configurazione degli allestimenti con prendisole che condivide lo schienale con la zona pranzo che si trova subito dopo, dotata di tavolo centrale e doppia panca. La plancia di comando è protetta a prua dal parabrezza che parte da sopra il prendisole di prua e si congiunge con il T-top, sorretto da un mobile centrale con frigorifero, lavandino ed eventuale piano cottura. Alla sinistra della timoneria si può accedere sottocoperta, zona dotata di letto matrimoniale pensata più per il riposo durante il giorno che come spazio per pernottare. Qui è stato fatto un uso intelligente degli specchi e degli arredi a dare un’idea di spazio superiore rispetto a quella che ci immaginiamo a bordo di un natante lungo 9.99 metri al galleggiamento.


Pirelli 35 – La prova in mare

Passiamo alla prova vera e propria. Prendo i comandi, allaccio lo stacco di sicurezza e prima di partire mi guardo intorno. Un’abitudine utile quando si prende il comando della barca, un po’ perché così si può capire cosa abbiamo intorno prima di partire, comprese le altre barche. Dall’altra anche per valutare eventuali angoli ciechi dalla timoneria. I montanti del parabrezza sono piuttosto spessi, ma il grande vetro e lo spazio aperto sui lati consentono di avere comunque una visione praticamente ottimale in ogni momento anche stando seduti comodamente al timone. Non è la prima volta che mi trovo al timone di un gommone con cavalleria importante, ma viste le caratteristiche del Pirelli 35 e la sua impronta corsaiola sono curioso di capire come le due anime, prestazioni e comfort, siano state conciliate.

A Varazze trovo condizioni meteo di vento leggero di circa otto nodi da scirocco che alzano un po’ di onda. Metto marcia e inizio ad accelerare con calma per prendere confidenza con un gommone che non conosco. Spingo sull’acceleratore, entriamo in planata e arrivo alla velocità di crociera, intorno ai 3500 giri, tra i 26 e i 30 nodi. A questo regime il Pirelli 35 di Tecnorib passa sopra le onde senza che a bordo nessuno se ne renda conto, come se fossimo sull’acqua piatta. Il risultato ottenuto con questa carena permette al gommone di offrire un mix tra adrenalina, morbidezza e controllo che fa venire voglia di continuare a timonare in giro senza mai fermarsi.

La sensazione che mi lascia è di grande confidenza, “user-friendly” anche per i meno esperti. È un purosangue, certo, e nella versione da 600 cavalli, che non è la più potente, abbiamo toccato i 43 nodi con vento in poppa, ma questo va di pari passo con una facilità d’uso che rende sicuro questo battello anche per chi è alle prime armi con la velocità e le prestazioni. Insomma, un gommone per divertirsi quando si naviga e godersi la rada con amici e famiglia o anche in coppia quando si è fermi all’ancora. Queste caratteristiche la rendono adatta non solo come barca per andare a fare il bagno, ma anche come tender versatile.


Scheda prestazioni – Pirelli 35


Scheda tecnica Pirelli 35

LOa 11,1 m
B.max 3,8 m
Tube diameter: 0,6 m
Hull and deck design: Mannerfelt Design Team – TecnoRib
Air compartment: 6
Number of passengers: 12
Fuel tank capacity: 750 l
Water tank capacity: 150 l

 

Per maggiori informazioni e prezzi clicca qui

Articolo di Gregorio Ferrari

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