C’è fermento sul fronte ligure dei porti turistici. La buona notizia arriva dal Marina di Loano che è stata scelta nel ristretto novero delle dieci marine più belle del mondo nella classifica 2019 dell’autorevole Yachting Pages. Cattive nuove invece da Genova dove la polemica infuria sul destino della Nuova Darsena, quella dove si svolge il Salone Nautico.
I riconoscimenti e le novità di Loano
Cominciamo dalla buona notizia, quella del Marina di Loano che con i suoi 900 posti barca da 6 a 80 metri e una vera e propria “cittadella” del porto, continua a raccogliere premi, consensi e attestati di merito. Oltre la già citato attestato di eccellenza di Yachting Pages, il Marina di Loano ha ottenuto una delle più rigorose certificazioni di eccellenza portuali da parte del RINA. La certificazione si chiama MaRINA Excellence 24 Plus e per ottenerla bisogna possedere i requisti di un panel di tutti i principali parametri che rendono eccellente un Marina.
Il porto del ponente ligure ha superato tutti i test e quindi oggi si può fregiare di questo ambito riconoscimento. Sempre da parte del RINA, Marina di Loano ha anche ottenuto, primo in Italia, il riconoscimento in ambito ambientale, la certificazione “Green”. Per la stagione si stanno ampliando le strutture a terra, nuovi ristoranti si aggiungono a quelli esistenti in quella che viene definita una “food hall”, una nuova scuola per patente nautica e l’ampliamento dello ship chandler completano l’offerta. I numeri del consuntivo 2018 di Loano sono tutti col segno più: + 15% delle barche all’ormeggio, + 12% delle barche in transito rispetto al 2017.
La polemica sulla Darsena genovese: cosa succederà?
Il principale soggetto che si è aggiudicato i lavori di ristrutturazione e l’uso dell’area della attuale darsena dove si svolge il salone di Salone di Genova, Amico & Co., ha appena presentato un piano che a detta sua:” Grazie a tutta una serie di investimenti che andrebbero ad interessare l’area dove ogni anno si svolge il Salone Nautico, sviluppandone le potenzialità cantieristiche e turistiche, Genova può trasformarsi in un vero e proprio polo internazionale per i megayacht come La Ciotat in Francia o Barcellona”.
Nello specifico riguardo alla Darsena, che come vedremo è il motivo del contendere, dice: “E’ previsto un investimento sino a 5 milioni che in una prima fase si andrebbero a creare delle nuove strutture a mare e a migliorare quelle attualmente esistenti, mentre in un secondo tempo si procederebbe con la creazione delle infrastrutture a terra in grado di offrire un’accoglienza degna di Genova, per brevi o lunghi periodi“.
Il TAR può innescare il caos che c’è già: 180 diportisti buttati fuori
Tutto a posto? Per niente! C’è un punto di domanda grande come una casa a tutto ciò che riguarda la Darsena, che sta innescando ferocissime polemiche. Sulla concessione che prevede l’assegnazione del 60% della darsena per 20 anni ad Amico e solo il 40% e per 4 anni ai Saloni Nautici, pende un ricorso alla magistratura, che contrappone Amico & Co. all’UCINA (organizzatore del Salone Nautico). Per ora chi ci è andato di mezzo sono 180 altri diportisti che a settembre 2018 hanno perso il posto barca.
Tutto adesso è nelle mani del Tar che il 27 marzo deve esprimersi dopo il ricorso presentato da Ucina. Il paradosso è che se il TAR desse ragione ad Ucina anche la sua concessione di quattro anni decadrebbe e quindi si rientrerebbe in una fase di caos.
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