Prestige, il marchio che in casa Jeanneau realizza le imbarcazioni più ricercate e ammiccanti all’alto di gamma, accanto alla linea di flybridge propone degli interessantissimi coupé caratterizzati nel nome dalla lettera S come Sport Line. Il Prestige 460 S è l’ultimo modello varato per questa tipologia che sta riscuotendo notevole successo tra il pubblico.
Prestige 460 S
La ragione del successo che la tipologia offre è abbastanza chiara e applicata a questa imbarcazione nello specifico diventa ancora più evidente se paragonata alla sorella con il flybridge. Se, infatti, si accetta l’idea di non avere il ponte superiore e i relativi spazi abitabili, i vantaggi sono tutti a favore di questa nuova versione. A partire dall’aspetto: più filante e leggero. In più gli interni sono esattamente gli stessi, visto che è solo la parte superiore della sovrastruttura a cambiare. Anzi, con i benefici del tetto apribile per il primo terzo della sua lunghezza e per quasi la sua intera larghezza anche la dinette interna si può vivere come un’estensione del pozzetto e viceversa. Allora la comunicazione sia visiva sia fisica tra esterno e interno è proprio uno dei punti focali dello recente politica Prestige. A dimostrazione di questo le vetrate su tutta la tuga e la grande porta scorrevole che si riduce a una sola anta quando completamente aperta. Ma non basta, a causa di un minore peso, balla circa il tre percento a vantaggio del modello con la S, e della migliore efficienza aerodinamica, il Coupé è più veloce di un nodo sia come velocità di punta sia come velocità i crociera rispettivamente 33 e 25 contro 32 e 24, o, in alternativa, alla stessa velocità consuma di meno. E anche il prezzo è a favore della sorella senza fly, circa 23mila euro di meno (si parla di listino senza Iva). Per il resto le differenze finiscono qui. In pratica è un’altra applicazione di quella economia di scala che può realizzare in grande gruppo che standardizza processi produttivi e ottimizza al massimo le risorse declinando in maniera diversa la stessa carena.
Senza fly, ecco il Prestige 460 S
I vantaggi sono chiari: minori costi di produzione e di ingegnerizzazione e un conseguente prezzo al pubblico più contenuto, oltre che una maggiore redditività per l’azienda. L’impronta stilistica degli esterni e degli interni è dello studio Garroni, come è ormai tradizione del marchio, che in questo 14 metri è riuscito a dare abbastanza spazi dove sdraiarsi da non fare rimpiangere l’assenza del ponte superiore. A prua, dove tre adulti sostano comodamente, e, con la possibilità di essere riparati da un tendalino a scomparsa, a poppa, dove la forma a L dei divani e il tavolo da pranzo esterno abbattibile possono diventare una seconda zona prendisole. Altro spazio fruibile all’aperto è anche quello messo a disposizione dalla grande spiaggetta semovente che si prolunga dallo specchio di poppa e a cui si accede da un passaggio aperto sulla sinistra del pozzetto. All’interno, come ormai è sempre più frequente osservare, la cucina è il primo spazio funzionale che si trova varcando la soglia. La posizione è così adatta a servire sia in caso di pranzo all’aperto sia in caso di pasto al chiuso. La dinette, posta su un livello più alto rispetto al calpestio della cucina, ha la classica impostazione coI tavolo da pranzo circondato su tre lati da divani e un divanetto per due dirimpetto sulal murata di dritta, alle spalle della timoneria.
All’interno, come ormai è sempre più frequente osservare, la cucina è il primo spazio funzionale che si trova varcando la soglia. La posizione è così adatta a servire sia in caso di pranzo all’aperto sia in caso di pasto al chiuso. La dinette, posta su un livello più alto rispetto al calpestio della cucina, ha la classica impostazione coI tavolo da pranzo circondato su tre lati da divani e un divanetto per due dirimpetto sulal murata di dritta, alle spalle della timoneria.
Motorizzazione della barca
La consolle, da arricchire con la strumentazione cartografica e i controlli per eventuali accessori, è di serie fornita dei joystick di manovra che completano la dotazione dei Pod IPS scelti come trasmissione per sfruttare la spinta dei motori Volvo Penta installabili in sala macchine: una coppia di IPS 500 da 375 cv, offerti di serie, o i più potenti Ips 600 da 435 cavalli ciascuno. La zona notte, ovviamente posizionata nel semiponte inferiore, è disponibile con due diverse configurazioni. La più armatoriale, e più indicata a chi vuole passare lunghi periodi a bordo, è quella con sole due cabine. In questo caso l’armatoriale è posizionata a mezzanave e le è dedicato il 60% dello spazio disponibile su questo livello, Il letto centrale è accessibile da tre lati e ad arredare la cabina è posto anche un divanetto lungo la murata di sinistra. A prua la seconda cabina con letto matrimoniale che può separarsi in due cuccette singole, in caso di necessità. Entrambi i locali sono serviti da una toilette privata ciascuno con vano doccia separato. Una cabina in più per la versione più conviviale, ma in questo caso la cabina principale si sposta a prua, mentre a centro barca sono posizionate due cabine doppie. Rimangono sempre i due bagni anche se quello di sinistra riduce un po’ di superficie. Una soluzione pregevole per una barca di queste dimensioni, anche se l’esperienza consiglia di farsi guidare dalla lunghezza della barca più che dal numero di cabine per scegliere la quantità di compagni di viaggio da imbarcare per lunghe crociere. Per quanto riguarda lo stile interno, il gusto è assolutamente contemporaneo e rimane all’armatore la possibilità di scegliere tra una vasto bouquet di tessuti ed essenze, come per esempio il Moabi, dalle tonalità rossicce o la quercia sbiancata. Da notare, anche la possibilità di avere, all’estrema poppa, una cabina marinaio con servizio privato.