Proroga ecobonus per i motori marini: scadenza il 10 giugno

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È stato prorogato fino alle ore 12 del 10 giugno 2025 il termine per presentare la domanda per ottenere l’ecobonus per i motori marini. L’accesso al finanziamento a fondo perduto stanziato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy per l’acquisto di propulsori elettrici a fronte della rottamazione di quelli endotermici era scaduto l’8 maggio (era partito l’8 aprile), ma il dicastero con un decreto dirigenziale ha deciso di prorogarne i termini. Una decisione presa sia perché i fondi  (3 milioni euro) stanziati per questa iniziativa non sono ancora esauriti, sia per concedere più tempo agli utenti di preparare e inviare la documentazione per ottenere il finanziamento.

Ecobonus motori marini, c’è tempo fino al 10 giugno

Ricordiamo che l’incentivo è previsto per favorire la transizione ecologica con l’utilizzo di motori elettrici: prevede un contributo di 2.000 euro per ogni motore elettrico fuoribordo dotato di batteria integrata di potenza non inferiore a 0,5 Kw e fino a 12 Kw, e di 10.000 euro per quelli fuoribordo con batteria esterna, entrobordo, entrofuoribordo o POD di propulsione. Un’occasione quindi particolarmente interessante, considerate le caratteristiche di potenza e autonomia dei propulsori elettrici marini,  per riconvertire senza interventi invasivi il fuoribordo di un tender, di un piccolo natante dislocante o di una barca a vela senza entrobordo; ma naturalmente l’ecobonus può essere richiesto per ogni tipo di unità.

 

Il finanziamento è erogato a fondo perduto e nella misura massima del 50 per cento delle spese ammissibili, e prevede un tetto di 8.000 euro nel caso di persona fisica e di 50.000 euro nel caso di impresa. Le persone fisiche possono presentare domanda di agevolazione per l’acquisto di un massimo di 2 motori elettrici, mentre nel caso delle imprese la domanda può riguardare più motori. Sono ammissibili solo le spese relative all’acquisto del motore e di un eventuale pacco batterie per l’impiego e l’istallazione sulle unità da diporto.

 

La domanda per ottenere l’ecobonus va presentata attraverso l’apposito sportello online di Invitalia ed è richiesto il possesso di  un’identità digitale (SPID, CNS, CIE), di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Tra i documenti da presentare, oltre alla  descrizione delle spese per le quali viene richiesta l’agevolazione, l’indicazione dell’importo del contributo richiesto e un idoneo preventivo di spesa attestante il costo della sostituzione del motore (nonché quello di un eventuale pacco batterie).

Vanno indicati anche gli estremi della licenza di navigazione per le imbarcazioni da diporto registrate nell’Archivio telematico centrale delle unità da diporto (ATCN), o della dichiarazione di costruzione o importazione (DCI) relativa al natante da diporto per il quale è destinato il propulsore elettrico, riportante l’indicazione della matricola del motore endotermico da rottamare. La Dci viene rilasciata da Confindustria Nautica tramite un portale telematico dedicato: clicca qui.

Per maggiori informazioni sugli incentivi e guide alla presentazione della domanda si può fare riferimento all’apposito sito di Invitalia.

 

Fabrizio Coccia

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