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Australia. Quarant’anni, 1 mese e 8 giorni fa Ken Warby, pilota professionista australiano, partiva nelle acque del Blowering Dam spingendo a 511 km/h i 10.000 cavalli potenza della sua Spirit of Australia facendo la storia. Oggi vogliamo rivivere quel mito moderno, che ci appare come una storia d’altri tempi con tutto il sapore dell’impresa “fatta in casa”. Sì, perché Spirit of Australia, la barca di Ken, non era uscita né da un cantiere specializzato né da un laboratorio di tecnici ed ingegneri, ma dal giardino del pilota.
La barca più veloce della storia è “home-made”
Era il 1970 quando Ken disegnò sul tavolo della cucina il progetto. Dopo qualche tempo capitò ad un’asta con prodotti in surplus della RAAF (Royal Australian Air Force) a Sydney, dove uscì con tre motori a reazione per aerei J-34: spese 100$ dollari per i primi due e 60$ per il terzo. Da quel giorno Warby approfitò di ogni momento libero ed iniziò a costruire Spirit of Australia nel suo giardino lavorando solo di giorno e quando faceva bel tempo, coprendo Spirit of Australia con un telo nei giorni di pioggia. I materiali? Niente carbonio se è quello a cui stavate pensando, ma soltanto legno, vetroresina ed olio di gomito.
Dopo quattro anni di lavoro, nel 1974, la barca era pronta per il lancio. Mancava ancora molto per renderla “completa” perché non c’erano sia le prese d’aria che la coda d’aereo a poppa, ma già così conquistò il record di velocità australiano. Dopo aver stabilito questo primato Ken aveva bisogno di più spazio, per insidiare un nuovo obiettivo: il record del mondo. Lo “spot” per l’impresa fu trovato nel Blowering Dam, Nuovo Galles del Sud in Australia. Per concentrarsi sul suo sogno Ken abbandonò il suo lavoro quotidiano ed iniziò a lavorare sulla barca al 100%, con alle spalle uno sponsor come Shell. Per sostenere il progetto, oltre allo sponsor, necessitava di altro. Così il futuro record-man iniziò ad attraversare l’Australia vendendo dipinti ad olio e mostrando il suo progetto nelle stazioni si servizio.
Spirit of Australia verso il record assoluto di velocità sull’acqua
A quel punto Spirit of Australia necessitava di alcuni test e così fu portata nel tunnel del vento della NSW University dove il professor Tom Finks evidenziò le criticità su cui Ken avrebbe dovuto concentrarsi: capottature del motore, piano di coda e prese d’aria. Il professore non era nuovo a progetti di quel tipo, avendo anche collaborato al Bluebird K7 del grande Donald Campbell, morto nel suo tentativo di record schiantandosi con il suo idrovolante a più di 320 miglia all’ora nel 1967. Il progetto di Ken impressionò a tal punto Finks che entrò nel team di preparazione al record. Con l’appoggio del professore Ken conquistò il primo record del mondo nel 1977, con il record di 464 km/h.
Dopo questo primato Ken si focalizzò su un nuovo grande obiettivo: superare le 300 miglia orarie (480 km/h circa). Con l’aiuto dei tecnici della RAAF e con un J-34 a pieno regime (forte anche di un’altra sponsorizzazione, Speedo), Ken tornò a Blowering Dam nel 1978. Qui l’australiano viaggiò a 511 km/h di media, con punte a 550 km/h diventando la prima persona a progettare, costruire e guidare una barca con un record di velocità sull’acqua.
Spirit of Australia è ora nel National Maritime Museum, Darling Harbour, Sydney Australia.
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