È un rib, ma anche un coupé o una sportboat. Insomma, è una cosa che prima non c’era e che vista così vale per tre. La Sacs è nota per i suoi Strider. Sono rib: rigid inflatable boats o, più autarchicamente, imbarcazioni pneumatiche con chiglia rigida, apprezzati da molti diportisti come mezzi dallo stile ben definito, accattivanti alla vista veloci, sportivi e affidabili. Tra produzione di serie e linee speciali sono 12 modelli dai sette ai 20 metri. Poi, alla Sacs si sono detti: ma perché non pensiamo a qualcosa di davvero inusuale e inedito. Così, insieme a Christian Grande, che già firma il resto della produzione, nel 2016 hanno tirato fuori la gamma Rebel con il riuscito Rebel 47. Dopo due anni è il momento di una nuova creatura e così è arrivato il Rebel 40, sorella piccola, ma non meno intraprendente.
Ma è un gommone o no?
A prima vista l’idea di gommone rimane, ma solo perché ci sono questi galleggianti (non tubolari, si badi bene) che circondano lo scafo. Se poi ci si addentra un po’ di più nell’osservazione si nota che i galleggianti non sono tondi come su un normale rib, ma hanno sezione a D con la parte curva rivolta verso l’esterno. Se si tagliassero si osserverebbe che la pelle esterna è lo stesso neoprene hypalon usato nei normali tubolari, ma all’interno non troveremmo aria, bensì un materiale espanso, meno denso dell’acqua e quindi galleggiante e molto resistente agli urti. La ragione di tanto diversità è presto spiegata: non usando aria, ma un materiale modellabile si possono realizzare galleggianti di forme diverse rispetto al cilindro. La forma scelta dalla Sacs mantiene il volume esterno che serve da riserva di galleggiamento e da stabilizzaztore in caso di rollio, ma regala più spazio in coperta che così rispetto a un gommone tradizionale di uguale misura può beneficiare di un passavanti più ampio a parità di pozzetto fruibile.
I vantaggi dei galleggianti
Sempre i galleggianti hanno poi il benefico effetto di snellire il profilo del Rebel 40 che in effetti risulta molto proiettato verso l’alto dal protettivo parabrezza raccordato morbidamente al T-top (che ombreggia la plancia e la zona cucina. Per proteggersi ulteriormente dal sole quando si è all’ormeggio si usano invece due tendalini sorretti da pali in carbonio da installare al momento dell’utilizzo. I prendisole non mancano, anche se non si vuole ricorrere alla grande spiaggetta poppiera. Interessante e ben rifinito il salottino di prua con due chaise longue faccia mare il cui schienale si può integrare nel prendisole prodiero.
Sottocoperta, gli interni sono illuminati anche da due particolari e accattivanti finestrature a murata, che essendo però poste sotto il galleggiante, danno idea di nascere direttamente nella carena: bella soluzione di design. La pianta prevede due cabine per la notte, una a prua con letto queen size che si integra con la dinette, l’altra sotto la consolle di guida, locale bagno con doccia separata.
Motorizzazione e scheda tecnica
L’opzione propulsione è più ridotta rispetto alla sorella e prevede solo soluzioni entrofuoribordo: due Volvo Penta o due Mercury da 430 cavalli l’uni oppure, per chi sceglie di avere meno cavalleria da curare in sala macchine, due Mercury da 370 cavalli.
- Lunghezza F.T. : 12,32 m
- Larghezza fuoritutto : 3,96 m
- Pescaggio : 0,70 m
- Peso a secco senza motori : 7 t
- Peso con motori standard : 8,5 t
- Capacità serbatoio carburante : 2 x 570 L
- Capacità serbatoio acqua : 220 L
- Potenza massima installabile : 632 kW (860 cv)
- Categoria di certificazione : CE – B
- Portata persone : 14
- Posti letto : 4
- Progetto : SACS
- Design : Christian Grande Design Works