Fino ad oggi, la “chimera” dei diportisti era il fantomatico Registro Telematico Centrale della nautica da diporto. Tutti ne parlavano, ma nessuno sapeva quando in realtà sarebbe entrato in vigore. Dopo tre anni in cui le associazioni di categoria, guidate da Ucina Confindustria Nautica, hanno letteralmente sudato sette camicie per fare pressione sul Governo, il 14 marzo diverrà finalmente effettivo. Questa volta, per davvero: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il Decreto Legislativo di regolamento per l’attuazione.
TUTTO PIU’ SEMPLICE
Cosa significa tutto questo? Che a partire da marzo i registri di iscrizione delle unità da diporto immatricolate, fino ad ora cartacei e conservati gelosamente dalle Capitanerie in 104 registri separati e non dialoganti tra loro, verranno progressivamente digitalizzati e quindi resi facilmente accessibili e fruibili da tutti. Proprio come avviene nel mondo delle auto. Inoltre, partirà la digitalizzazione del rilascio dei documenti di navigazione, che per le unità nuove sarà operativa da gennaio 2020.
LO SPORTELLO DEL DIPORTISTA
Il testo prevede, inoltre, la devoluzione delle competenze di conservatoria a un’unica autorità centrale competente su tutto il territorio nazionale, e l’istituzione di sportelli telematici del diportista (STED) – vere e proprie agenzie dislocate su tutto il territorio nazionale e in collegamento telematico con la banca dati centrale – al servizio degli utenti per tutte le operazioni di iscrizione e cancellazione delle unità da diporto nei relativi registri e il rilascio dei documenti di navigazione.
BASTA CONTRASSEGNI CARTACEI
Al contempo, il testo prevede la dematerializzazione dei contrassegni relativi ai contratti di assicurazione per la responsabilità civile verso i terzi per i danni derivanti dalla navigazione delle unità da diporto e la loro sostituzione con la comunicazione telematica dei relativi dati all’ATCN (Archivio telematico centrale delle unità da diporto del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti), in parziale analogia con quanto previsto per il settore delle assicurazioni RCA.