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Nascerà a Venezia la prima infrastruttura al mondo progettata per il rifornimento di idrogeno per la nautica da diporto. Il progetto, della società NatPower H, fa parte di un ambizioso piano che prevede l’accordo con 25 marina e porti italiani e la partnership con lo studio Zaha Hadid Architects.
Per presentare la stazione che verrà realizzata alla Marina di Sant’Elena a Venezia, NatPower H si è presentata al Salone di Venezia con un’imbarcazione dotata di propulsione a idrogeno verde. La barca è frutto di una collaborazione con l’azienda norvegese Hyrex, specializzata nella progettazione e nello sviluppo di tecnologie propulsive per la nautica (commerciale e da diporto) che sfruttano l’idrogeno. È lunga 9,5 metri e a bordo ci sono due serbatoi da 8 kg ciascuno per contenere l’idrogeno verde e garantire un’autonomia complessiva di 16 ore. Questo primo passo, che ha visto l’impegno di NatPower H in prima persona, testimonia che la nautica ad idrogeno può rappresentare un’alternativa reale (e altrettanto sostenibile) alla nautica elettrica.
Quando sarà operativa la stazione di Venezia
La nuova infrastruttura per il rifornimento a idrogeno verde sarà realizzata a breve, grazie ad un investimento complessivo di 100 milioni di euro. NatPower H assicura che la stazione sarà operativa entro la fine dell’estate 2024, e sarà il primo nodo di una rete che può già contare sull’appoggio di altri 25 porti e marina italiani, che andranno a comporre un vero e proprio network dell’idrogeno verde. Nei progetti di NatPowerH c’è infatti la volontà di raggiungere quota 100 stazioni di rifornimento a idrogeno verde nei prossimi 6 anni.
Un dettaglio del render dells stazione di Venezia Marina Sant’Elene progettata da Zaha Hadid Architects
Uno degli ostacoli più grossi per l’affermazione della nautica elettrica, infatti, è la scarsa capillarità delle stazioni di ricarica. Un problema che limita molto la diffusione della tecnologia elettrica per la propulsione, allontanando molte persone dall’acquisto – e molti cantieri dallo sviluppo – di un’imbarcazione elettrica, proprio come nel mondo della automobili (anche se le cose stanno cambiando). NatPower H intende superare questo ostacolo perché nel suo piano è già prevista la nascita di una rete di porti e marina dotati di stazioni di rifornimento, ben distribuiti nelle acque del Mediterraneo, nazionali e internazionali.
L’esperienza del rifornimento a idrogeno per la nautica è del tutto simile a quanto già accade per le automobili e gli autocarri (dove questa tecnologia si sta diffondendo). Ci si accosta con la barca alla stazione di rifornimento, proprio come si fa per rifornirsi di benzina o gasolio, e si collega la bocchetta del distributore con quella dell’imbarcazione. Il trasferimento dell’idrogeno verde avviene grazie alla differenza di pressione tra la stazione e il serbatoio della barca, e il processo – seppur automatizzato – è costantemente monitorato dagli operatori della stazione.
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