Rinascono i Cantieri di Pisa, salvo un pezzo di storia della nostra nautica

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Come parte del gruppo Mondomarine, i Cantieri di Pisa erano falliti nel 2017 lasciando a casa i 22 operai che lavoravano al momento della chiusura. Questo pezzo di storia della nautica italiano è ora salvo grazie all’acquisizione da parte della genovese Sea Finance srl, parte della monegasca Yotha, società attiva nel settore del charter e rimessaggio di barche di lusso.

Cantieri di Pisa, un pezzo di storia della nautica

La nascita di questo cantiere risale al 1945, a Limite sull’Arno, nota per la grande tradizione di maestri d’ascia, che si sulle rive di uno dei fiumi principali della Toscana. Uno dei punti di svolta è la collaborazione con Pierluigi Spadolini, padre di Tommaso Spadolini, che dall’inizio degli anni ’60 collabora con i Cantieri di Pisa, progettando anche l’immortale linea Akhir che dagli inizi degli anni ’70 è un marchio di fabbrica inconfondibile nel mondo della nautica e che si è aggiornata nel corso degli anni, abbracciando le nuove tendenze senza mai snaturarsi.

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Nel 2015, a seguito di un momento di grave crisi, era arrivato il primo salvataggio con l’ingresso nel gruppo Mondomarine, azienda ligure che aveva il suo core business nei superyacht. Nel 2017, appena due anni dopo, il fallimento della società savonese, aveva rigettato nel baratro questo brand storico. Fino ai giorni scorsi, quando è stata pagata al curatore fallimentare la cifra di 2,6 milioni di euro. Dopo il passaggio di proprietà i primi obiettivi del cantiere, una volta riprese le operazioni a pieno regime, saranno le barche che sotto i capannoni ancora attendono di essere completate. Al lavoro ritornano anche i 22 operai che erano impegnati nel cantiere prima del fallimento del 2017.

Barche a motore: Cantieri di Pisa e Akhir 42s

Uno degli ultimi progetti presentati dal cantiere nel 2015 era stato Akhir 42 S, uscito dalla matita di Luca Dini. E questa barca è il trait d’union tra le prime barche disegnate da Pierluigi Spadolini e l’impronta più moderna che l’evoluzione del design e dei gusti richiede. Dal punto di vista lavorativo, Dini è cresciuto nello studio Spadolini immergendosi nella visione progettuale che ha portato alla nascita della linea Akhir. Per questo l’Akhir 42s riprende in modo così attuale l’essenza di questa linea che ha radici in un’altra epoca, rinforzando ulteriormente l’identità della gamma e del cantiere.

Scheda tecnica Akhir 42s

  • Lunghezza fuoritutto: 42,00 m – 137,76 ft
  • Larghezza massima: 7,90 m – 25,91 ft
  • Pescaggio: 1,90 m – 6,23 ft
  • Velocità massima: 23 nodi
  • Velocità di crociera: 21 nodi
  • Autonomia a 12 nodi: 2.000 miglia marine
  • Capacità carburante 35.000 l
  • Capacità acqua potabile: 5.000 l
  • Motorizzazione: 2 x MTU 16V 2000 M94
  • Potenza massima: 2 X 1.939 kW at 2.450 RPM

 

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