Siamo nel pieno della dolce vita, sono gli anni ‘60 e se c’è una cosa che affascina al pari di un’auto sportiva, se non di più, sono i piccoli runabout in mogano. Scafi elegantissimi e divertenti, compatti ma eccezionali. Spopolano e rubano cuori in ogni dove. Una loro Mecca, in questo senso, la troviamo sui laghi nostrani, Sarnico, per la precisione. Qui, tra i “Big”, anche un cantiere che da appena una decina d’anni si è convertito alla cantieristica: Rio, appena prima, Avionautica Rio. E Rio ci sa fare. Tra i suoi grandi successi, i mitici Rio Espera, Rolls Rio e Colorado… e una piccola, forse dimenticata, chicca: il Rio Bonito, uno scafo che, a guardarlo oggi, evoca un qualcosa di geniale ma indescrivibile.
Classic Cult: il Rio Bonito
Il Rio Bonito nacque come variante leggermente più lussuosa della sorella “piccola”, il Rio Paranà, circa 15 cm più lungo di questa e con due dettagli che lo distinguono e lo rendono quel piccolo gioiello che è: ha una cappottina a scomparsa, nascosta dietro il sedile anteriore, e una sorta di cuccetta in cui, volendo, poter anche dormire. Non chiamatelo weekender però, capirete…
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Rio Bonito, un piccolo gioiello
Il Bonito è lungo 5.75 metri, largo appena 2 metri al baglio massimo ed è spinto dai 185 cavalli sviluppati dal suo motore Chris Craft 238-V8 che, visti gli appena 1.150 kg di dislocamento, lo lanciano a velocità vicine anche ai 40 nodi… Niente male per gli anni ‘60. Ma non è solo la potenza o la prestazione a far del Bonito una chicca.
Con anche l’occhio che vuole la sua parte, le linee risultano eleganti, curvilinee e forti di quel sapore che oggi semplicemente chiamiamo “classico”. Specchio di poppa obliquo, prua sgombra, mogano a vista, e ampio prendisole incassato a poppa. La coperta, vista la stazza, così è già pressoché conclusa, ma entra in gioco la postazione di timoneria.
Peculiare del Bonito, infatti, oltre ai tergicristalli elettrici e alla cappottina nascosta, è un piccolo asso nella manica. Un dettaglio, alla fine dei conti, quasi irrisorio, ma che in qualche modo piace e che ha saputo risultare iconico. Appena oltre le sedute in timoneria, la prua è sgombra, cava e accessibile. Qui, grazie ad un sistema pieghevole, è possibile estendere una cuscineria dedicata che, in combinazione con la seduta stessa, abbattibile, ricava una cuccetta matrimoniale entro cui estendere la parte inferiore del corpo, mantenendo il capo ed il torso in timoneria.
Ecco il trucco legato alla capotte allora, che sigilla completamente lo spazio, facendo der piccolo Bonito, fondamentalmente, un weekender ante-litteram, o meglio, uno scafo da campeggio nautico.
Rio Bonito – Scheda Tecnica
Lunghezza Fuori Tutto (LOA) | 5.75 m |
Baglio Massimo (Bmax) | 2.00 m |
Pescaggio | 0.45 m |
Dislocamento a Vuoto | 1.150 kg |
Motorizzazione | Chris Craft 283 V8 da 185 cv |
Velocità Massima | 40 kn |
Consumo Medio Orario | 21 lt. |
Serbatoio Carburante | 115 lt. |
Persone imbarcabili | 5 |
Cantiere | Rio |
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