Automotive e nautica sono due mondi distanti, ma molto più in contatto tra loro di quanto non sembri. Un po’ perché spesso partecipi di uno stesso “glamour”, un po’ per necessità commerciali, e spesso per soluzioni tecniche. Giusto poco tempo fa Frauscher ha infatti annunciato la sua ultima collaborazione, il Frauscher X Porsche Fantom 850 Air, firmato appunto insieme con la Tedesca. Axopar e Brabus ne sono poi un altro ottimo esempio, ma non è solo il presente a darci dimostrazione di questi ibridi. Quante volte ci capita, infatti, di incontrare immagini dei vari Riva Ferrari, o di Aquarama forti di motorizzazioni Lamborghini? Appunto. Ma questi non sono i soli casi. Un’altra piccola chicca la firmava Rio, ormai quasi sessant’anni fa. Nel 1965, infatti, l’allora Avionautica Rio (costruiva anche alianti) firmava il Rolls Rio, in collaborazione con la britannica Rolls Royce. Nasceva così uno dei Rio più prestigiosi di sempre.
Rolls Rio (6,75 m): quando i Rio erano le Rolls Royce dei mari, letteralmente
È il 1965 e Rio e Rolls Royce concludono la loro prima collaborazione, dando vita al Rolls Rio. Lo scafo è lo stesso del Rio Espera, rivisitato nei dettagli e impreziosito negli accessori, compresi un giradischi di bordo ed un televisore (in bianco e nero). Il motore invece, neanche a dirlo, lo firma la britannica, fornendo un Rolls Royce LM841 V8 da 240 cavalli al piccolo scafo di 6,75 metri. Neanche a dirlo, fu quasi una magia.
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Rolls Rio – Coperta
Classico look anni ‘60, riflesso della dolce vita che caratterizzava tutta la nautica del tempo. Le linee sono eleganti, pulite, con una prua breve, ad impegnare appena un quarto della lunghezza dello scafo. Subito dietro, protetto dal parabrezza, il pozzetto con la timoneria, servita da due sedute a poltroncina e seguita da un divano a tutto baglio. Ad offrire maggiori volumi, simulando un prendisole, le poltrone di pilota e copilota prevedevano poi schienali abbattibili, potendo creare così una sorta di prendisole connesso al divano.
L’intera sezione poppiera dello scafo, flush fino al pozzetto, era invece, sgombra, priva di prendisole come invece accadeva su molte sue coetanee. Erano qui presenti, però, i pannelli d’accesso al vano motore, così come uno spazio dove tenere la capote a scomparsa, di serie su tutti gli esemplari costruiti.
Peculiare, il primo esemplare di Rolls Rio introdusse anche un giradischi presente in timoneria, in seguito sostituito da un televisore in bianco e nero. Venendo invece agli esemplari rimasti, della maggior parte sono andate perdute le tracce, se non per 4, di cui 2 in nord Europa, una in Francia e una a Rio, in Brasile.
Rolls Rio – Motorizzazione e performance
Finalmente, venendo alla motorizzazione, la propulsione era fornita da un singolo motore benzina (super) Rolls Royce LM-841 da 8 cilindri a V con 6.230cc di cilindrata, per una potenza erogata di 240 cavalli. Il serbatoio aveva invece una capacità di 220 litri. La velocità massima era di 43 nodi.
Infine, riportata dallo stesso cantiere, un’insolita caratteristica del motore Rolls Royce in questione era la necessità di dover applicare manualmente pressione all’olio (attraverso un’apposita pompa presente in plancia) nella fase precedente l’accensione del motore. In caso contrario, il motore si sarebbe guastato a causa dello scorretto funzionamento delle valvole.
Rolls Rio – Scheda Tecnica
Lunghezza Fuori Tutto (LOA) | 6.75 m |
Baglio Massimo (B.max) | 2.30 m |
Immersione | 0,50 m |
Dislocamento | 1.3 t |
Motorizzazione | Rolls Royce LM-841 V8 240cv |
Velocità Massima | 43 kn |
Capacità Serbatoi Carburante | 220 lt. |
Cantiere Costruttore | Avionautica Rio |
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