Quando si parla di maxi-rib non bisogna mai pensare di aver visto tutto. Infatti, in questo particolare segmento, la cantieristica italiana ci ha dimostrato tante, anzi tantissime, volte di poter stupire. Il nuovo 1500 è senza dubbio un battello da sogno. 15 metri di lunghezza, spazio infinito a bordo, una carena marina e la qualità di un’azienda, Scanner Marine, che progetta e costruisce interamente in Italia i propri scafi. Una bella garanzia, insomma, sul prodotto finale.
Scanner Envy 1500
Eccoci, quindi, a salire a bordo dello Scanner Envy 1500, fratello maggiore dell’Envy 1400 (clicca qui), che già aveva dimostrato notevoli qualità sia con la motorizzazione fuoribordo che con quella entrobordo. Il focus è la vivibilità sul ponte di coperta che è, davvero, XL. Ampi spazi per lo storage a partire dal prendisole di poppa che sotto nasconde non uno, ma ben due gavoni, entrambi accessibili con un sistema elettrico. Davanti una zona pranzo con la cucina subito a ridosso, equipaggiabile con piastra, griglia, lavandini, frigoriferi e icemaker. Quest’area, così come la plancia di comando è protetta da un hard-top che integra anche il parabrezza. Alla base di quest’ultimo, a prua, troviamo un prendisole.
I gommoni di Scanner si riconoscono anche per la loro prua, alta sull’acqua che, da una parte, crea un profilo adatto al mare formato e dall’altra permette di massimizzare i volumi interni visto che il piano di coperta nella parte anteriore dello scafo è quasi a filo con il trincarino. Parliamo degli interni: volume a prua per un letto matrimoniale che può diventare cabina separata, una cuccetta doppia a poppa e il bagno che può avere un box separato.
Motorizzazione del gommone
A livello propulsivo c’è ampia scelta: il modello su cui siamo saliti aveva due fuoribordo da 600 cavalli di Mercury, due Verado V12. L’abbiamo trovato un ottimo compromesso tra abitabilità e prestazioni dal momento che consente di godere dello spazio di una sorta di piattaforma di poppa, nonostante i due motori non siano proprio piccolissimi, anzi. Addirittura al centro c’erano anche uno spazio per una passerella elettrica, molto utile per semplificare imbarco e disimbarco.