È scomparso l’ingegner Airoldi, un grande imprenditore nautico

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Il mondo della nautica e la città di Genova perdono un pezzo della loro storia con la scomparsa dell’Ingegnere Bruno Emanuele Airoldi, Presidente della Ranieri Tonissi SpA, mancato la scorsa domenica all’età di 88 anni.

Grazie alle sue capacità tecniche ed imprenditoriali, l’Ingegnere Airoldi è stato capace negli anni di trasformare una piccola Società, focalizzata agli albori sull’importazione di macchinari agricoli, in Azienda tra le più affermate nel settore marino che vanta ad oggi più di sessanta dipendenti.

Un uomo solare e sorridente, capace di affrontare le difficoltà con un’ironia che lo ha sempre contraddistinto.

Dopo la sosta forzata della seconda guerra mondiale, l’Italia inizia la ricostruzione; in questo contesto la Ranieri Tonissi, grazie a Bruno Airoldi e suo padre Ettore, inizia una stretta collaborazione con la società tedesca MAN.

Questa sinergia è sinonimo di un importante successo, in primo luogo perché l’Azienda è già capace di muoversi nei canali dell’importazione tedesca, in secondo luogo perché è ben inserita nel mercato italiano tanto da poterne percepire le immediate esigenze.

Sotto la sua guida, l’azienda inizia le forniture di grandi impianti – diesel o vapore – per la produzione di energia e quelle di attrezzature industriali quali gru portuali e per acciaieria.

Grazie alla sua visione sempre rivolta al futuro, dà il via contemporaneamente allo sviluppo del settore marino, con la fornitura di impianti di propulsione marina diesel, dalle grandi navi ai pescherecci e ai rimorchiatori, fino ai giorni d’oggi, in cui prende sempre più importanza la commercializzazione dei “piccoli” motori per il diporto, uno4 dei principali rami di business della Società.

Da gennaio 2014 l’attività si trasferisce nella nuova struttura sita all’interno del Porto di Genova in Area Riparazioni Navali dove, grazie alle competenze dei figli Ilaria ed Alessandro Airoldi, sta continuando il suo “percorso di crescita” affermandosi un vero e proprio fiore all’occhiello dell’imprenditoria genovese.

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