Sergio Davì sta facendo da Palermo a Los Angeles in gommone. Lo avevamo sentito subito dopo l’impresa di 1.700 miglia nautiche non stop: la traversata dell’Atlantico. Guarda qui l’intervista e la storia del suo record. Oggi aggiungiamo un nuovo capitolo. Partito dalla Guyana Francese, la tappa d’atterraggio dopo l’Atlantico, il navigatore ha toccato l’Oceano Pacifico, passando per il Canale di Panama.
Sergio Davì è arrivato nell’Oceano Pacifico
Nell’intervista che gli avevamo fatto dopo la traversata, Sergio aveva dichiarato che il Canale di Panama era un’incognita. Nella realtà l’operazione di transito nel Canale di Panama è stata definita lunga e delicata. Da una parte la navigazione di 8 ore e mezza per fare 49 miglia nautiche (avvenuta in notturna): qui occorre seguire con molta attenzione le istruzioni fornite dall’Autorità del Canale. Dall’altra le fasi di autorizzazione, per cui sono stati necessari ben 8 giorni. Prima del transito, Davì ed il suo Aretusa Explorer (alias Nuova Jolly Prince 38cc) si sono “fermati” allo Shelter Bay Marina di Fuerte Sherman (situato in prossimità dell’ingresso atlantico del Canale di Panama), dove sono anche state effettuate le necessarie (e costose) ispezioni.
Sergio Davì è arrivato nell’Oceano Pacifico: dalla Guyana Francese a Panama
Dopo le soste caraibiche di Port of Spain e Curaçao, Sergio Davì, aveva fatto sosta tecnica nella città colombiana di Cartagena. Qui erano andati avanti i check-up ai due DF300B, programmati con Suzuki Motor de Colombia ed un controllo generale al Nuova Jolly Prince 38cc ed alle strumentazioni di bordo Simrad. Sergio Davì e il suo team riferiscono che nonostante la navigazione intensa a cui tutta la strumentazione e i motori sono sottoposti, l’equipaggiamento non dà segni di stress.
Qui Davì è stato anche raggiunto da Stefano Germani, financial manager della I-Tronik, che dalla Colombia ha offerto il proprio supporto durante la traversata panamense. Tra le istruzioni di transito è previsto, infatti, l’obbligo di avere un ausilio a bordo per la gestione delle istruzioni via radio e delle cime in caso di transito in convoglio, cioè di più imbarcazioni allineate.
Ora l’arrivo nel Pacifico inizia per Davì una nuova avventura nell’avventura. Dal Mediterraneo, dopo aver attraversato l’Atlantico, Davì è ora nel Pacifico. Il nome del suo viaggio “Ocean to Ocean RIB Adventure” ha già trovato la sua quadra. Allo stesso tempo la missione è ancora lunga: per arrivare a Los Angeles ci sono ancora ben 3.000 miglia!
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