Quella del navigatore Sergio Davì è stata una delle avventure clou del 2022: fare da Palermo a Los Angeles su un gommone di 11 metri con varie tappe lungo il percorso, una traversata oceanica di quasi 1.800 miglia senza scalo e oltre 10.00 miglia complessive. Ma quali sono i numeri della Ocean to Ocean Rib Adventure 2022? Come per l’impresa precedente, da Palermo a New York, vediamo con i dati com’è stata questa traversata.
Sergio Davì: i dati della traversata
Lo scorso 23 maggio, dopo essere partito a dicembre 2021, Sergio Davì è arrivato a Los Angeles, nel porto di San Pedro. Tra le sue mani il Nuova Jolly Prince 38 CC motorizzato con una coppia di fuoribordo Suzuki DF300B.
Quanto è lungo il gommone Nuova Jolly Prince 38 CC?
Il gommone della traversata, l’Aretusa Explorer, è un Nuova Jolly Prince 38CC ed è lungo circa 11 metri.
Quanto tempo ci ha messo Sergio Davì a fare da Palermo a Los Angeles?
Partito il 15 dicembre 2021 dal Marina Arenella di Palermo, il comandante Sergio Davì ha impiegato 519 ore e 32 minuti di navigazione (pura) per raggiungere la West Cost statunitense. Il tempo complessivo per ultimare il percorso è stato superiore ai 5 mesi.
Per quante miglia ha navigato?
Sergio Davì ha navigato complessivamente per 9.202 miglia.
Che gommone ha usato Sergio Davì per fare da Palermo a Los Angeles?
Sergio Davì in questa sua nuova avventura è stato supportato, come di consueto, da Suzuki, che ha fornito due fuoribordo Suzuki DF300B. Il gommone in questione è invece un NJ Prince 38, il RIB messo a disposizione da Nuova Jolly.
Quante tappe ha fatto Sergio Davì in gommone?
Le tappe della Ocean to Ocean Rib Adventure sono state in totale 21, di cui 13 con navigazione notturna. La tappa più breve è stata di appena 49.5 miglia e si è svolta tra Fuerte Sherman e Panama. La più lunga è stata invece quella tra Mindelo (Capo Verde) e Kourou (Guyana Francese) con circa 1.770 miglia di navigazione non stop (6 giorni di oceano senza mai fermarsi. Qui trovi l’articolo completo su questa tappa incredibile.
Quanti tagliandi hanno fatto i due Suzuki DF300B?
I motori sono sempre stati accesi durante la navigazione, anche per tutta la traversata atlantica durata 6 giorni. I due fuoribordo Suzuki DF300B hanno seguito la manutenzione base con 5 tagliandi in totale.
Quanti litri di benzina ha consumato in totale Sergio Davì nella sua traversata?
La media dei consumi registrata a fine raid, dopo aver navigato per 9.202 miglia, è stata di 1.7 litri per miglio a motore. Il totale è quindi di 31.286,8 litri di carburante complessivi per entrambi i motori. Possono sembrare numeri alti, ma va ricordato che il gommone ha viaggiato spesso con un carico eccezionale (anche svariate migliaia di litri di carburante a bordo) e in condizioni non sempre favorevoli.
Fuoribordo Suzuki DF300B: come sono fatti
Dopo aver visto i numeri dell’impresa, vediamo alcuni dettagli tecnici sui Suzuki DF300B. I due Suzuki DF300B sono gli unici fuoribordo da 300 cavalli sul mercato con il sistema a doppia elica controrotante, il Suzuki Dual Prop. Il paragone che rende forse meglio è quello del 4×4 di una macchina. Ottima tenuta e miglior efficienza in termini di spinta dell’imbarcazione.
Il DF300B si basa sul blocco motore sei cilindri da 4,4 litri (uguale a quello del DF350A) che ne fa l’unità termica di maggior cubatura fra i V6 da 300 HP oggi presenti sul mercato. Con una cilindrata del genere questo motore sviluppa un’ottima coppia.
Su questi motori gioca un ruolo determinante il Suzuki Lean Burn con cui viene gestita elettronicamente la combustione. Di fatto una rete di sensori misura in tempo reale vari parametri del motore (carico di bordo, apertura del gas, ecc.) e calcola quanta benzina deve essere immessa dal sistema di iniezione all’interno delle camere di combustione, in rapporto alla quantità di aria necessaria. In due parole: + aria – benzina. Così, specie ad una velocità sempre stabile si può arrivare a risparmiare fino al 14% di carburante. Il combustibile iniettato nei cilindri sfrutta invece il sistema Dual Injector, basato sulla tecnologia a doppio iniettore che usa due iniettori più piccoli in luogo dei tradizionali, per avere più precisione e una migliore vaporizzazione.
Per poter sfruttare al meglio le potenzialità della meccanica, questi fuoribordo Suzuki sfruttano un sistema di filtraggio dell’aria. Si chiama Dual Louver System e incorpora nella calandra un doppio filtro composto da lame, ciascuna progettata con una forma precisa, detta a zampa di cane. A cosa servono? Per prima cosa a rimuovere le impurità dall’aria aspirata e poi a impedire che l’umidità sia assorbita nella calandra anche sotto forma di finissimo spray. A questo si aggiunge il Direct Intake System di Suzuki che rimuovendo l’umidità dall’aria aspirata, abbassano la temperatura dell’aria e la rendono più densa e ne migliorano le doti di comburente.
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