Sergio Davì scalda i motori per la traversata oceanica in gommone tra i ghiacci

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Sergio Davì
Sergio Davì

È iniziato il “warm up” mediterraneo di Sergio Davì in vista dell’impresa di giugno, dove con il Nuova Jolly Prince 38cc navigarà dall’altra parte dell’Oceano Atlantico – da Palermo a New York – passando alle latitudini più estreme, spinto da sue Suzuki DF350A, i fuoribordo più potenti della casa giapponese.

Il “warm up”

Un giro di “riscaldamento” in Mediterraneo per verificare che sia tutto a posto. Sergio Davì è partito da Palermo facendo rotta su Malta con il gommone, il Nautilus Explorer. In questa settimana di prove Davì testarà materiali, soluzioni, distribuzione dei pesi e assetto in vista della lunga navigazione che lo attende. Il totale saranno circa 450 miglia: 24 e 25 aprile a Lipari, Eolie; 27 e 28 aprile a La Valletta, Malta; 4 maggio a Marina di Riposto, Catania; 5 maggio Marina di Nettuno, Messina.

sergio davì gommone

La sfida vera: attraverso i ghiacci dell’Atlantico

La Ice RIB Challange non sarà un viaggio banale perché, prima di attraversare l’Atlantico, Davì si spingerà verso nord, toccando in sequenza le Isole Fær Øer, Islanda, Groenlandia e poi fino in Canada: quasi 7.000 miglia nautiche da percorrere anche al freddo e fra i ghiacci. Per gran parte del viaggio, Davì sarà da solo e per le sedute della timoneria ha scelto la tecnologia di Besenzoni, tra gli sponsor della sfida.

Sarà un test importante anche per i consumi dove verrà messa alla prova la tecnologia Suzuki presente nei DF350A: quella del sistema a combustione magra Lean Burn. Cos’é? Quando  si naviga a velocità di crociera costante, proprio come accade nei lunghi raid, questa tecnologia riduce la percentuale di benzina utilizzata nella combustione, aumentando, invece, la quantità d’ossigeno e quindi d’aria.

FOCUS MOTORI: DF350A Suzuki

I due motori che userà Davì per quest’impresa sono gli unici motori fuoribordo dotati di un sistema di propulsione con due eliche controrotanti. Questo sistema, definito Dual Prop è una caratteristica tecnica fondamentale quando si tratta di spingere scafi di grandi dimensioni. Perché quest’accorgimento   che aiuta coppia dell’unità termica V6 a 55° da 4.390 cc e sarà l’elemento decisivo per il rapido raggiungimento della planata e del migliore assetto di navigazione, che metterà, anch’esso, nella condizione di consumare di meno.

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Tra gli obiettivi del raid c’è la sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente marino, con particolare attenzione alla lotta contro ogni forma di inquinamento da plastiche. A tale scopo parteciperà anche la IAS – CNR (Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino che fa capo al Consiglio Nazionale delle Ricerche) che condurrà specifiche ricerche sulla presenza di microplastiche nelle acque, sia oceaniche che mediterranee.

La ICE RIB CHALLENGE

• un totale di 6.600 miglia nautiche,

• un consumo totale medio di benzina di 19.000 litri,

• 75 giorni di navigazione (soste incluse),

• 500/600 ore di navigazione,

• 24/30 tappe

 

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