Con il nuovo DCPM in vigore sino al 5 marzo, finalmente si può tornare alla propria barca anche se ci si deve spostare dal comune di residenza. Non importa quale sia il colore della vostra regione, conta una norma contenuta nel decreto: quella relativa alle seconde case.
Il concetto generale che ci permette di dire con certezza che finalmente si può raggiungere la propria barca dovunque si trovi, è quello che la barca è equivalente alla seconda casa. Cosa è di fatto la barca se non una “casa” sull’acqua, residenza per le proprie vacanze?
Il concetto equivalente di seconda casa e barca
Non cercate norme specifiche che riguardano articoli del DCPM relativi alla nautica da diporto. Non ci sono. Fidatevi del buon senso e del valore del concetto “barca=seconda casa” che vi abbiamo appena esposto.
Cosa si può fare per non cadere nelle trappole del DPCM
La nuova normativa, è bene chiarirlo, si contraddice perché da un lato afferma che il DPCM è in vigore sino al 5 marzo ma poi specifica che lo spostamento tra regioni scade il 15 febbraio.
Ecco cosa si può fare e cosa no:
Si può andare nelle seconde case/barche fuori regione?
Si, ed è consentito anche poi fare rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
È permesso recarsi nelle seconde case/barche solo tra regioni gialle, o anche nelle regioni arancioni o rosse?
Non ci sono limiti imposti dai colori.
Con chi è permesso andare nelle seconde case/barche?
Si può andare solo con il proprio nucleo familiare convivente.
AGGIORNAMENTO – Clicca qui per leggere il parere dell’avvocato sulla questione
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4 commenti su “COVID Da oggi si può tornare alla propria barca. Ecco perché”
Anche a sembrava fosse così… Appena letta la notizia, ma ho poi letto che NON è così… Mi spiace perché ho una barca in Adriatico e vivo in Trentino. Che pezze di appoggio avete per essere certi dell’automatica equiparazione casa= barca? Vorrei fosse così ma bisogna che la pensino così anche le pattuglie della polizia che ti fermano e controllano…
Apprezzo l’analogia, ma rimango alquanto perplesso sull’equiparazione di una barca ad una abitazione. Personalmente attenderò a riguardo chiarimenti ufficiali.
Saluti
“Non cercate norme specifiche che riguardano articoli del DCPM relativi alla nautica da diporto. Non ci sono. Fidatevi del buon senso e del valore del concetto “barca=seconda casa” che vi abbiamo appena esposto.”
Ecco: buon senso, ma se ti devi scontrare con tutte le forze di polizia che ti dicono che non posso mollare gli ormeggi in quanto esco dai confini comunali.
E se vado in mare aperto dove sono i confini comunali?
Inoltre se è un natante, non è un bene registrato e hai voglia a farlo passare par seconda casa anche se si vive benissimo a bordo.
Per un anno questi problemi della nautica da diporto, mi sembra, non sono stati affrontati da nessuno, tantomeno dalla legislazione nazionale.
Distinti saluti.
Purtroppo è vero, nessuno se ne occupa.
Qualche timida voce si leva da qualche diportista mosso dalla passione.
Costruttori, associazioni di categoria, riviste di settore, indotto in generale … non pervenuti !
saluti