Abbiamo provato il Sirena 48, la barca da crociera a misura d’armatore. Ecco il trawler di classe che ti porta in qualsiasi luogo, anche senza equipaggio, con i comfort di casa.
Sirena 48: com’è fatto
Se vi poteste prendere un anno per voi, anzi no, un mese – è più realistico – e lasciare il porto alle spalle per andare sempre e solo verso nuove mete, che barca scegliereste? Io, dopo aver provato il Sirena 48, terrei sicuramente questa barca a mente. Per affrontare una bella e lunga crociera ci sono tantissimi aspetti da considerare e mi è parso che il più piccolo trawler mai realizzato da Sirena sia proprio ben pensato. Innanzitutto è categoria B. Non è il livello più alto, cioè A, ma a meno che non abbiate in mente traversate estreme e tempeste annesse potete navigare con onde fino a 4 metri. Poi è compatta.
Fuoritutto sfiora i 16 metri con piattaforma di poppa e ancora, ma lo scafo è sotto 13.79 metri. Questo la rende gestibile ad una famiglia – all’ormeggio in primis – senza bisogno dell’equipaggio anche se, su richiesta, è possibile aggiungere una cabina marinaio. Le dimensioni contenute, del resto, non sacrificano nulla a bordo e il risultato è un grande living sul ponte di coperta, tre cabine doppie e due bagni con box doccia separato. L’armatoriale è a centro barca, mentre la VIP è a prua. Entrambe godono di una superficie importante, ma soprattutto volumi da vivere e per stivare l’occorrente ad una lunga permanenza a bordo. In questo senso anche la cura degli ambienti è importante a partire dall’arredamento.
Come naviga questa barca da crociera
Il Sirena 48 è il più piccolo della gamma, ma di un cantiere che costruisce yacht di alta gamma da tempo, Sirena Marine. Questo standard del lusso è stato evidentemente declinato anche su questo modello che si presenta con qualcosa di più rispetto ad altri 48 piedi oggi sul mercato. Oltre a sicurezza, compattezza e vivibilità interna/ esterna c’è un altro fattore fondamentale: le prestazioni e i consumi.
Trawler veloce è un ossimoro e quella del Sirena 48 non è certamente una carena da corsa. Questa barca di 15 metri, però, è efficiente. Lo studio che ha curato l’opera viva, così come gli esterni, è quello di German Frers, un mostro sacro nella progettazione delle barche, che siano a vela o a motore. Immaginate di trovarvi un motor yacht massiccio, che a pieno carico sfiora le 24 tonnellate, e con un baricentro alto dato dal flybridge: come fare a rendere la carena adatta ad ogni tipo di mare?
La nostra prova a bordo
La soluzione è quella di uno scafo semi-dislocante che di fatto è super “eco” ai bassi regimi, ma capace di correre oltre 20 nodi quando ce n’è bisogno. Abbiamo provato il modello standard, cioè meno potente, con due Cummins da 550 cavalli ciascuno e linea d’asse con trasmissione V-drive. A 8.1 nodi, con acqua piatta e una brezza da tramontana, avevamo un consumo di appena 26 litri ora complessivi.
Quando si naviga tanto la velocità conta relativamente: quello che importa sono soprattutto i consumi. Spingendosi tra i 10 e gli 11 nodi, a ridosso dell’ingresso in planata, i motori consumano ben di più e servono tra i 65 e gli 85 litri ora complessivi per muoversi. Quando c’è bisogno di andare più speditamente i motori hanno ancora parecchio da dire: le manette a fondo permettono di toccare i 22.5 nodi anche se il carburante necessario in questo caso è parecchio: 220 litri per ora. In alternativa si possono anche installare due Volvo Penta D11 da 670HP.
Sulla marinità di questo scafo, avendolo provato con acqua tranquilla, non si può dire più di tanto. In ogni caso le onde che ci siamo creati compiendo degli 8 le ha passate senza battere ciglio. Questo dimostra una buona struttura e un’attenzione alla solidità. Come ulteriore strumento di comfort per il Mediterraneo viene consigliato il Seakeeper 6. E per la navigazione oceanica? C’è il Seakeeper 9. Di fatto ci sono tre zone all’aria aperta ben distinte per vivere a pieno il mare, ma non solo.
Il pozzetto di poppa è l’ideale come zone conviviale mentre la prua è dominata da un grande prendisole. Proprio a ridosso del salpancora si può anche avere un divanetto con tavolino. Il flybridge all’esterno è un altro asso nella manica per guadagnare ulteriore spazio vivibile sia in navigazione che per il relax. È l’area forse più completa della barca dal momento che unisce plancia di comando, wet-bar, divano a C con tavolo a poppa e prendisole a prua decisamente molto grande il tutto coperto da un hard-top con montante centrale grazie a cui si ha una vista a 360° intorno a tutta l’imbarcazione.
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DIMENSIONI DIMENSIONS |
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Lunghezza f.t. LOA |
16.04 m |
Lunghezza scafo LH |
13.79 m |
Larghezza Beam |
5 m |
Pescaggio Draft |
1.05 m |
Peso massimo Weight max |
27.24 t (Cummins QSB 6.7) 28.76 t (Volvo D11) |
IMPIANTI EQUIPMENT |
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Serb. acqua Water tank |
600 l |
Serb. combustibile Fuel tank |
1.900 l |
SALA MACCHINE ENGINE ROOM |
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Motore Engine |
Cummins QSB 6.7 550 HP VOLVO D11 670 HP x 2 – opt |
Potenza Power |
2 x 670 hp |
PRESTAZIONI PERFORMANCE |
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Vel. max (nodi) Max speed (kt) |
27 kn ( Volvo D11 ) |
Vel. croc. (nodi) Cruis. speed (kt) |
10 – 16 |
A BORDO On Board |
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Cabine Cabins |
3+1 |
Posti letto Berths |
6+1 |
Carena Hull |
German Frers |
Design |
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Cantiere Shipyard |
Sirena Marine |
CE Category |
B |
Per contattare il cantiere, clicca qui: www.gpymarine.it |
La scheda di navigazione
RPM |
SPEED in knots |
FUEL Litres / hour* |
650 |
3 |
3 |
1000 |
5 |
7 |
1250 |
7 |
13 |
1500 |
8 |
26 |
1750 |
9 |
38 |
2000 |
10.5 |
65 |
2250 |
11.5 |
85 |
2500 |
13.5 |
115 |
2750 |
16.5 |
145 |
3000 |
19 |
175 |
3250 |
22.5 |
220 |
3 commenti su “TEST Sirena 48, la barca per lunghe crociere di classe e “compatta” (15 m)”
Bella interessante quanto costa
Bellissima…., costo ?
1.200.000 €